Ascoli Servizi risponde a sindaci e ambientalisti : “Discarica Relluce non inquina e non è in frana”

“La discarica di Relluce non inquina e non è a rischio di frana “. Lo sostiene in una nota la società di gestione dei rifiuti “Ascoli Servizi Comunali” rispondendo alle critiche di alcuni sindaci del comprensorio piceno, oltre che di cittadini, ambientalisti e forze politiche in relazione all’ipotesi della sua riapertura per conferire 8 mila metri cubi di materiali.

“Comprendiamo le preoccupazioni dei sindaci più vicini alla discarica – premette l’azienda – ma ci sono dei punti chiave che non vengono percepiti in maniera corretta. Il presunto inquinamento delle falde acquifere – afferma Ascoli Servizi – non esiste in primis perché non c’è una falda, (sentenza n. 463/2018 del Tribunale di Ascoli Piceno e sentenza n. 614/2018 del TAR Regione Marche) e poi perché gli organi di controllo e l’Arpam hanno stabilito che i valori considerati a rischio sono legati alla tipologia di terreno, che ha caratteristiche mineralogiche specifiche. La conferma è arrivata dalla sentenza di assoluzione al termine del processo a carico dell’ex presidente e del direttore tecnico di Ascoli Servizi Comunali dall’accusa di inquinamento di acque in falda.”

Quanto al rischio frane, la società che gestisce i rifiuti nel capoluogo piceno spiefa che “il movimento  riguarda il terreno da riporto posizionato a valle. La parte riguardante le vasche è invece stabile e non dà alcun segnale di spostamento. Per fugare ogni dubbio è stato richiesto un parere al Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara, a firma del Prof. E. Miccadei in qualità di Responsabile Scientifico e del Prof. E. Spacone in qualità di Direttore del Dipartimento, che pochi mesi fa hanno presentato un parere tecnico che esclude la possibilità di frane.Per tutelare completamente la discarica, e quindi l’area, l’azienda ha deciso di realizzare delle paratie inserite nel terreno. ” In relazione al capping, cioè all’impermeabilizzazione del sito, Ascoli Servizi Comunali precisa che “è presente in tre vasche, nelle vasche n. 4 e n. 5 è in fase di completamento. Si è dovuto attendere l’abbassamento naturale del terreno e l’approvazione definitiva del progetto stesso. Nella vasca n. 4 è quasi terminata la realizzazione, nella n. 5 invece, essendo ora in programma il recupero volumetrico, si è sospesa la realizzazione che verrà ultimata al termine dell’eventuale conferimento dei rifiuti come da prescrizioni dell’Arpam.
Quello che chiediamo alle istituzioni – conclude l’azienda – è di evitare valutazioni politiche quando invece dovrebbero parlare i tecnici. Evitiamo di creare un immaginario collettivo nei confronti di quello che invece potrebbe risolvere senza problemi ambientali, il trattamento e il recupero dei rifiuti della comunità della provincia di Ascoli Piceno.”

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