Autotrasportatori senza i ristori promessi

Ascoli Piceno 16 novembre.- E’ sempre più lungo il “cahier de doleances” che gli operatori economici stanno presentando al Governo per il mancato sostegno alle loro attività, a causa dell’impatto delle norme covid sul mercato. L’ultima categoria, già afflitta da notevoli problemi strutturali, è quella degli autotrasportatori. Nonostante i ripetuti annunci di fondi e ristori da parte istituzionale, le imprese su gomma ancora attendono gli aiuti promessi. E questo per l’assenza dei decreti attuativi che dovevano far applicare le disposizioni dei provvedimenti di legge per il comparto. Lo segnala la Cna di Ascoli Piceno, che già ha denunciato l’incongruenza dei ristori a tutte le realtà e filiere colpite anche indirettamente dalla presunta emergenza sanitaria.

“Sono rimaste sulla carta – spiega Debora Caioni, portavoce della Fita Cna Picena per il settore – le promesse, anzi i provvedimenti di Legge che attendono ancora i decreti attuativi. Il nostro Presidente Nazionale Patrizio Ricci ha chiesto al Governo di porre termine a una situazione diventata intollerabile. Ricci ha segnalato che le già scarse risorse a disposizione del trasporto persone, mancando ancora oggi dei relativi e necessari decreti attuativi, non sono mai arrivati alle imprese. ”

Per il direttore della Cna di Ascoli, Francesco Balloni inoltre “manca il decreto attuativo al Cura Italia, che prevedeva cinque milioni per l’installazione di paratie divisorie tra autisti e passeggeri di taxi e Ncc. Manca il decreto attuativo dell’articolo 90 del Decreto Agosto, che includeva buoni mobilità per un controvalore di 35 milioni a favore di persone con problemi di deambulazione da spendere oltre tutto entro fine anno.”

Insomma una situazione davvero difficile per migliaia di aziende del trasporto che rischia produrre effetti economici e occupazionali molto gravi.

La Fita Cna chiede inoltre al Governo l’allungamento della validità dei buoni mobilità al 30 giugno 2021, con l’allargamento della platea di beneficiari a personale ospedaliero e a cittadini anziani e con il rifinanziamento di ulteriori 35 milioni per lo stesso scopo da utilizzare entro il 31 dicembre 2021.

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