Bimbo 7 anni morto per otite curata con omeopatia. Genitori condannati a 3 mesi

Pesaro 6 giugno.- Sono stati condannati a tre mesi di carcere (pena sospesa) i genitori di Francesco, il bimbo di 7 anni di Cagli morto il 27 maggio 2017 in seguito alle complicazioni per un otite batterica curata per due settimane solo con metodi omeopatici. E’ la sentenza emessa oggi dal Gup di Ancona nel processo con rito abbreviato in cui i genitori del piccolo dovevano rispondere  di concorso in omicidio colposo aggravato. Entrambi, all’epoca dei fatti avevano seguito le indicazioni del medico pesarese Massimiliano Mecozzi ( nella foto), che aveva detto loro di curare Francesco solo con prodotti omeopatici, senza ricorrere ad antibiotici o altri farmaci. E ciò fino a quando l’otite degenerò in encefalite, con il ricovero d’urgenza del bambino quando ormai era troppo tardi, perchè l’infezione si era diffusa in tutto il cervello. Anche Mecozzi, 55 anni- che dopo la vicenda tragica fu sospeso dall’Ordine dei medici di Pesaro per sei mesi, è stato rinviato a giudizio e verrà processato, con rito ordinario nel settembre prossimo. La morte del piccolo di Cagli suscitò due anni fa profonda commozione e sdegno in tutta Italia, riaprendo la discussione sull’efficacia delle cure omeopatiche, basate su prodotti naturali, in sostituzione di quelle tradizionali e prescritte dalla moderna medicina. I genitori di Francesco si erano  sempre difesi affermando che prima dell’otite, in diversi casi il figlio – come loro stessi – era stato trattato seguito e trattato con metodi simili dal dottor Mecozzi, riuscendo a superare sempre le problematiche sanitarie avute. Ora, dopo la condanna a 3 mesi hanno annunciato di voler ricorrere in appello.

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