Breve guida alle prime esperienze di lavoro

Ascoli Piceno.- Si può studiare per anni senza avere chiare quali sono le dinamiche che caratterizzano il mercato del lavoro. Indipendentemente dal percorso scelto, nella maggior parte dei casi i giovani diplomati e i neolaureati vivono con incertezza il passaggio dalla scuola al primo impiego.

Per questo motivo, gli stage e i tirocini di apprendistato possono rappresentare un’opportunità con cui iniziare a entrare in contatto con il mondo del lavoro, capire quali sono i settori più interessanti e apprendere competenze che potranno essere cruciali nel prosieguo della carriera.

I giovani professionisti e le aziende interessate a questo genere di percorso formativo possono trovare un partner di riferimento in Jobtech, società che gestisce tutte le pratiche per l’attivazione del tirocinio. L’agenzia per il lavoro, la prima in Italia a operare esclusivamente in digitale, funge infatti da tramite tra la domanda e l’offerta di stage e programmi di apprendistato, occupandosi dell’intero processo di ricerca e selezione delle figure junior da inserire in azienda.

Un altro aspetto da tenere in considerazione quando ci si accinge ad affrontare le prime esperienze lavorative consiste nell’analisi dei bisogni reali delle imprese. L’obiettivo è quello di scongiurare il mismatch che si verifica quando le competenze di chi cerca lavoro non sono in linea con quelle che sono le effettive esigenze del mercato.

Il consiglio, in questo senso, è di fare una rapida ricerca delle offerte di lavoro pubblicate dalle aziende, evidenziando quali sono le skill e le figure professionali più richieste.

Per risultare appetibile, il curriculum dei giovani candidati deve quindi evidenziare queste competenze chiave, che possono essere sia soft che hard. Un suggerimento, a questo proposito, è quello di sbirciare i profili LinkedIn di professionisti più esperti che hanno seguito un simile percorso formativo e professionale.

Durante la stesura e la compilazione del cv è bene ricordare di mettere in evidenza le informazioni più importanti così come le skill più ricercate. Sono da evitare invece dati e notizie non rilevanti. Questo perché i recruiter tendono a preferire i curriculum lunghi non più di una pagina, meglio se strutturati con elenchi facili da leggere e da scansionare. In poche parole, è meglio evitare di riportare le proprie passioni per i viaggi o per la cucina se non hanno nulla a che vedere con la possibilità di ottenere il lavoro per cui ci si vuole candidare.

foto alma laurea

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