Burocrazia lumaca. Aziende agricole attendono 30 mln da vecchio Psr, rischio blocco

Ancona 29 aprile.- Il prossimo 15 maggio scadono i termini per presentare le domande del Piano di Sviluppo Rurale legate a importanti settori come il biologico, la forestazione e il benessere animale. Ma ci sono domande già presentate negli ultimi tre anni per le quali non sono stati ancora erogati i fondi a disposizione. E questo mette a forte rischio le domande 2019 che, per un meccanismo a cascata, potrebbero restare bloccate per la necessità di erogazione dei premi in ordine cronologico. Nei casi più estremi si parla di pagamenti relativi alle domande presentate nel 2016. Circa 30 milioni ancora da riscuotere per le aziende agricole marchigiane,  il 25% delle somme a disposizione. In generale le Marche sono la regione fanalino di coda nella classifica nazionale dell’avanzamento di spesa del Prs. Rispetto alla programmazione 2014/2020  l’avanzamento di spesa è sotto il 18%. “La situazione è di assoluta urgenza e priorità nel riconoscere un diritto per gli agricoltori e nel migliorare la capacità di spesa della Regione – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – per concludere non solo in maniera decorosa l’attuale programmazione ma per evitare di compromettere le dotazioni future per l’agricoltura marchigiana, fonte primaria di occupazione, economia e responsabilità ambientale”.
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