Carabiniere ucciso in Congo al servizio dei terremotati. Roccafluvione lo piange

Ascoli.- Il carabiniere ucciso ieri in Congo nell’agguato in cui è morto anche l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, aveva prestato servizio per lungo tempo nell’area terremotata ascolana. Vittorio Iacovacci, 30 anni,  era in forza al 13° Reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia” di Gorizia, e nel Piceno erano ospitato all’hotel ristorante Donnarosa di Roccafluvione.

Lo ricorda così Tonino Scipioni, titolare dello storico locale e figlio di Rosa, morta pochi mesi fa : “Abbiamo avuto l’onore e la fortuna di conoscere Vittorio Iacovacci e vogliamo evidenziare la sua serietà e professionalità ma anche la sua squisita gentilezza nei modi e la sua mitezza. Un ragazzo sempre sorridente che sapeva stare sia con le persone anziane che con i bambini, di profonda sensibilità e ricco di doti umane. Ci stringiamo al dolore dei familiari e dell’Arma dei Carabinieri.”

Il carabinieri ucciso in Congo era originario di Sonnino, in provincia di Latina. Sarebbe dovuto tornare in Italia a marzo. Fidanzato, aveva programmato il matrimonio per la prossima estate. Ma il destino non glielo ha concesso.

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