Casette e ritardi. Arcale cita per danni la Regione Marche ( 65 mln), replica di Sciapichetti

Il Consorzio Arcale che ha realizzato 1600 “casette” per i terremotati nelle Marche ha citato per danni la Regione Marche, oltre alla Protezione civile per quelli che sostiene siano stati i molto ostacoli che hanno rallentato la costruzione dei villaggi per gli sfollati. La cifra richiesta sarebbe di ben 65 milioni di euro. A questa si devono aggiungere i 641 mila euro più interessi che Arcale ha ingiunto di pagare all’ente per le fatture ancora non liquidate.
Subito è arrivata la risposta dell’Assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti : ““Le richieste del Consorzio sono temerarie e pretestuose e mirate solo ad evitare l’applicazione delle penali che la Regione ha applicato per i gravi ritardi e disservizi nella esecuzione della fornitura delle casette. Nonostante i mille solleciti da parte nostra ad effettuare l’immediata consegna delle Sae – aggiunge l’assessore- il Consorzio Arcale ha rallentato i tempi a causa della mancata assunzione di personale idoneo e nella misura necessaria, a causa della indisponibilità dei manufatti, ed ora pretende di sottrarsi alle proprie responsabilità agendo con atti giudiziari del tutto infondati”. Insomma, la questione si è fatta davvero scottante, e dalle polemiche per le modalità con cui le casette sono state installate, si è passati alle carte bollate.
A tutto ciò c’è da aggiungere un altra novità a danno delle comunità terremotate. Il Cosmari di Macerata ha deciso di sospendere il servizio di smaltimento delle macerie – anche nel Piceno – dopo che è finito sotto inchiesta da parte della Procura locale per la possibile presenza di amianto – proveniente dalle stesse macerie trattate nel cratere – nei basamenti delle Sae. La ricostruzione post-sisma invece di accellerare rischia di essere rallentata ancora di più.

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