Cgia e Cna Marche : “Dati allarmanti per il comparto Moda”

Macerata.- L’incontrollata inflazione mondiale, l’aumento delle materie prime, le tensioni internazionali, la frenata del Pil tedesco e di altri Paesi, le sovrastimate produzioni post covid e le stagioni cosiddette indefinite, la situazione del settore moda Marche sta diventando decisamente impegnativa.” Lo affermano le Presidenti regionali del settore Moda di Confartigianato e Cna Moira Amaranti e Doriana Marini.

Il trend è confermato dai dati della Cassa Integrazione Ordinaria dell’Ebam (Ente Bilaterale Artigianato Marche) che, seppur fermi al 31 ottobre 2023, danno il senso delle forti preoccupazioni di molte piccole imprese del settore che stanno utilizzando l’unico e importante ammortizzatore sociale dedicato, l’FSBA, impiegandolo fino al limite massimo delle 26 settimane nel biennio 2023 – 2024.

Doriana Marini

Su 8 milioni di euro circa di cig erogata per tutti i settori delle Marche, escluso quello edile, la metà è per il settore tessile, calzatura e abbigliamento, in forte aumento dal novembre 2023.

“Il problema più grande – spiegano le due imprenditrici – è che questo periodo di critico mutamento è diverso da quelli precedenti perché si è in stand-by senza avere prospettive concrete di ripartenza e senza gli strumenti idonei che permettano alle imprese di ammortizzarne gli effetti. Ricordiamo infatti che, i nostri distretti soffrono anche la concorrenza di regioni limitrofe che godono di Zone ad Economia Speciale.

È giunto il momento di agire – proseguono Amaranti e Marini – ancor di più sul fronte delle imprese della Moda che vanno aiutate con tutti gli strumenti già in essere ma con diverse prospettive economiche. Sarebbe pertanto utile integrare la cassa integrazione, dedicare politiche sul credito e prevedere specifici crediti d’imposta.”

nella foto : Moira Amaranti

 

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