Chi è passato per i comuni “focolaio” del virus deve segnalarlo all’Asur

Ascoli Piceno 24 febbraio.- I residenti marchigiani che sono transitati e hanno sostato, dal 1 febbraio scorso nei Comuni “focolaio” del coronavirus in Lombardia e Veneto, devono segnalarlo alle Aziende sanitarie del loro territorio e svolgere gli opportuni accertamenti. Lo stabilisce il decreto del Governo 6/2020 del 23 febbraio, contenente misure per contenere il contagio da polmonite virale.

I Comuni in questione sono 11, 10 dei quali in Lombardia e 1 nel Veneto . Si tratta di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno,Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini ( nell’area di Lodi) e Vo’ Euganeo, in provincia di Padova. Intanto nelle Marche la situazione sembra sotto controllo e non si registrano nè contagi ne casi sospetti. Tuttavia la Regione sta verificando con il Governo nazionale se sia necessario attuare misure più stringenti sul territorio con il fine di evitare il diffondersi dell’infezione. Tra queste la chiusura delle scuole per una settimana, oltre a restrizioni per gli eventi pubblici in programma.

Il quadro resta comunque incerto, anche se l’allarme riguarda soprattutto le regioni del Nord Italia. L’isolamento dei paesi dai quali sarebbe partita l’epidemia, in particolare Codogno – ma il paziente zero non è stato ancora individuato – sembrerebbe essere stato un provvedimento efficace. I 6 morti finora accertati riguardano in maggioranza residenti molto anziani ( dai 78 agli 84 anni di età) che erano già debilitati per tumori o malattie gravi. Alcuni esperti sostengono che la psicosi che si sta creando a causa della paura di contrarre il coronavirus è esagerata, perchè l’infezione sarebbe simile ad un influenza stagionale e si curerebbe con semplici precauzioni e restando in casa per alcuni giorni.

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