Cna Ascoli, le imprese femminili resistono alla crisi

Ascoli Piceno.- Fra le imprese che “resistono” anche in questo periodo di grandissima difficoltà, nel Piceno, un posto di rilevo se lo conquistano con i numeri quelle a conduzione femminili. Sono i dati che emergono dall’ultimo monitoraggio (del primo trimestre 2021) compiuto dal Centro studi della Cna delle Marche per il trend relativo alle attività operanti nella provincia di Ascoli. “La resistenza continua a poggiare sulle spalle forti delle donne – precisa Sandra Gouveia, titolare del Centro estetico Akos di Ascoli, riconfermata presidente del raggruppamento territoriale di Cna Impresa donna – ma ora più che mai è necessario un intervento forte e mirato per le mamme lavoratrici, titolari d’impresa o dipendenti che siano, e per la formazione e l’indirizzo professionali delle giovani che devono ancora conquistare questa parità di genere intesa come identica, e non più difficile, opportunità di formarsi e accedere al mondo del lavoro”.

“Altri interventi sono previsti all’interno del Family Act – ha precisato il ministro delle Pari opportunitĂ , Elena Bonetti, che ha partecipato all’assemblea online di Cna Impresa donna delle Marche – per ridisegnare un sistema di welfare collettivo che favorisca il lavoro femminile, l’accesso ai servizi educativi, i congedi parentali e il rientro nel mondo del lavoro dopo la maternitĂ ”.

“Sviluppare iniziative e azioni a favore della presenza e della qualificazione delle donne nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro – aggiunge Monia Capriotti, responsabile del settore femminile per la Cna Picena – e consentire alle imprenditrici di valorizzare e condividere la propria specificitĂ . Promuovere azioni per migliorare le condizioni in cui l’imprenditoria femminile opera, sostenendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e facilitare la partecipazione delle imprenditrici negli organismi della rappresentanza socio-economica per caratterizzare e arricchirne competenze e peculiaritĂ ”.

“Una rappresentanza forte femminile nella nostra Associazione – conclude Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – è un impegno che perseguiamo da tempo. Ma i dati del nostro Centro studi che, sacrosanta parità di genere a parte, indicano che ci sono settori a prevalente componente femminile che sono in crescita in quanto a richieste, da quelli socioassistenziali a tutto il comparto del turismo. Quindi investire su questo fronte farà bene alle donne ma anche a tutta l’economia del territorio”.

Al termine dell’interessante e partecipata assemblea online, con la presenza del ministro Bonetti, della presidente nazionale di Cna Impresa donna, Maria Fermaneli e della presidente regionale del Cid Cna Marche, Emilia Esposito, la Cna Picena a rinnovato il gruppo di lavoro di Impresa donna: presidente, Sandra Gouveia Aparecida (Ascoli Piceno). Direttivo: Barbara Cambiaso (Ascoli Piceno), Giovanna Nobilioni (San Benedetto del Tronto), Selene Re (San Benedetto del Tronto), Arianna Trillini (Ascoli Piceno), Laura De Simone (San Benedetto del Tronto), Patrizia Latini (Ascoli Piceno), Doriana Marini (San Benedetto del Tronto), Anna Maria Schiavi (Ascoli Piceno).

 

I DATI. Le imprese femminili al primo trimestre 2021 nelle Marche e nel Piceno

Il confronto con lo stesso dato dell’anno precedente (lo stock delle imprese attive femminili alla fine di marzo 2020) mostra che nella nostra regione le imprese femminili diminuiscono lievemente nel corso del primo trimestre 2021, in controtendenza rispetto all’Italia, che registra invece una crescita non marginale (+9.877 imprese pari a +0,9%). Nelle Marche, tuttavia, mentre in due province le imprese femminili sono calate, nelle rimanenti tre sono cresciute di numero; la crescita più elevata in termini assoluti e percentuali è registrata nella provincia di Ascoli Piceno, dove aumentano le imprese femminili soprattutto nelle attività di servizio, in particolare in quelle legate al turismo (+22 pari al +4,7%) ma anche in quelle dei servizi alle imprese (noleggio, agenzie viaggio, servizi supporto imprese: +10 pari a +5,3 %).

Nella foto Doriani Marini

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