Cna Picena fa il bilancio 2022 e guarda al futuro :” Sostenere le pmi”

Ascoli.- Con le festività natalizie ormai dietro l’angolo e l’imminente arrivo del nuovo anno, per la CNA di Ascoli Piceno è tempo di tracciare un primo bilancio di questi ultimi dodici mesi.

Dopo due annate evidentemente condizionate dalle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, sulla scia delle opportunità messe a disposizione dal Pnrr il 2022 avrebbe dovuto rappresentare l’anno di svolta di una ripresa economica che, tuttavia, ha dovuto fare i conti con preoccupanti tensioni geopolitiche e una spirale inflazionistica che a partire dall’energia e dalle materie prime si è abbattuta indistintamente su tutti i settori economici, mettendo a dura prova la stabilità di imprese e famiglie.

Nonostante la difficoltà del momento, in linea con l’attività svolta nel corso degli ultimi due anni, in questi mesi l’associazione territoriale di Ascoli ha continuato ad affiancare le aziende in un percorso condiviso con imprenditori e rappresentanti delle istituzioni, con l’obiettivo di individuare le soluzioni più opportune per favorire la ripresa economica del territorio.

Come di consueto, anche il 2022 ha visto la CNA di Ascoli Piceno particolarmente attiva sul fronte dell’attività sindacale, abbinata a una serie di iniziative ed eventi finalizzati alla valorizzazione delle eccellenze artigiane del territorio.

A partire dalle prime settimane dell’anno, con il supporto costante degli enti locali, l’associazione si è fatta promotrice di manifestazioni che, tra interessanti novità e gradite conferme, hanno rappresentato preziosi momenti di confronto tra addetti ai lavori e nuove generazioni, fornendo spunti di riflessione utili per stimolare la creazione d’impresa, consolidare i progetti aziendali già avviati e svilupparne di nuovi, senza per questo mettere da parte l’attenzione al sociale che da sempre caratterizza l’universo CNA.

Una conferma in questo senso è rappresentata da DonnaOltre, l’evento-spettacolo andato in scena al Teatro Filarmonici di Ascoli e interamente dedicato al ricordo di quattro grandi donne che, con le loro idee e i loro gesti, hanno contribuito in maniera determinante allo sviluppo della città, in chiave imprenditoriale e non solo.

Con il settore manifatturiero e della moda alle prese con la sfida del ricambio generazionale e con una serie di ormai annose criticità che mettono a repentaglio il futuro a medio e lungo termine di uno dei fiori all’occhiello dell’imprenditoria picena, anche quest’anno la CNA di Ascoli Piceno ha puntato con decisione sulla valorizzazione delle eccellenze nostrane del fashion promuovendo l’ottava edizione di Fashion Mood, la sfilata di alta moda che nella cornice di piazza Kursaal a Grottammare ha concesso ancora una volta uno spazio esclusivo alle splendide creazioni delle imprese del settore moda del Piceno.

Un impegno, quello per la valorizzazione del fashion, declinato in ottica sostenibile sulla scia del lavoro portato avanti negli anni con il convegno “Green job nel fashion”, con esperti e professionisti del settore a illustrare le novità del comparto moda e grande attenzione riservata alle tecnologie di ultima generazione, ma anche in chiave cinematografica nell’ambito di CNA Fashion Mood Movie, un progetto che ha visto l’associazione territoriale di Ascoli e alcuni rappresentanti del fashion Made in Marche protagonisti durante la 79a edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Dal cinema alla rievocazione storica, anche in questo 2022 la Quintana di Ascoli ha visto la CNA e i suoi maestri orafi in prima linea con gli Ori delle Dame, il progetto legato alla valorizzazione delle eccellenze artigiane del Piceno che quest’anno ha tagliato il traguardo della dodicesima edizione e per l’occasione è stata affiancata alla riscoperta di rua intitolata a Pietro Vannini, tra i principali esponenti della tradizione orafa ascolana.

Un autentico programma culturale portato avanti nel segno della formazione e dell’orientamento imprenditoriale delle nuove generazioni, come confermato dai diversi appuntamenti promossi in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio e sancito, lo scorso novembre, dalla sottoscrizione di due protocolli d’intesa tra l’associazione e gli IIS “Guastaferro” di San Benedetto e “Fazzini-Mercantini” di Grottammare.

In attesa di raccogliere i frutti di un’intensa attività di formazione, l’associazione continua a lavorare per assicurare il dovuto sostegno da parte delle istituzioni a un’imprenditoria locale ormai stremata da un ormai costante stato di emergenza che da quasi tre anni a questa parte sembra precludere ogni prospettiva futura.

Il caso più eclatante riguarda senza dubbio il Superbonus, che dopo aver dimostrato la propria efficacia ai fini di una riqualificazione non solo edilizia ma anche economica e sociale, è ora intrappolato nella morsa della burocrazia e in balia di continui cambi di direzione, a scapito delle imprese e dei cittadini che hanno scelto di investire fiducia e risorse per il territorio. In un clima di incertezza generale alimentato dalle incessanti modifiche normative sul tema, come sottolineato in più di un’occasione dall’associazione, il blocco imposto alla cessione dei crediti rischia di mettere in ginocchio un’intera filiera, paralizzando non solo il mercato dei bonus edilizi ma l’economia di un territorio, il Piceno, le cui sorti sono legate a doppio filo a quelle dei cantieri e della ricostruzione.

Restando in tema, l’associazione territoriale di Ascoli ha svolto un ruolo da assoluto protagonista nella stagione delle opportunità rappresentate dal Pnrr e dal Fondo complementare sisma. Attraverso una vera e propria campagna informativa condotta sul territorio, la CNA Picena ha tempestivamente messo imprese ed enti locali al corrente delle ingenti risorse stanziate in ambito europeo in un’ottica di sostegno agli investimenti, valorizzazione ambientale e promozione turistica, culturale, sportiva e sociale, sottolineando l’importanza di attivare per tempo una fase di progettazione funzionale alle esigenze delle comunità.

Il bilancio finale del programma Next Appennino è di 2541 progetti imprenditoriali presentati, per 2,343 miliardi di investimenti e 1,490 miliardi di agevolazioni richieste: un risultato eccezionale, conseguito nonostante i tempi decisamente stretti a disposizione per le domande e le difficoltà di un territorio già alle prese con il processo di ricostruzione fisica degli abitati.

Tuttavia, la progettualità innovativa espressa dal territorio deve ora poter contare su un adeguato sostegno da parte del Governo, al quale la CNA di Ascoli Piceno – insieme alle associazioni di Fermo e Macerata – ha chiesto di prorogare le scadenze fissata per fine anno e di destinare ulteriori risorse al piano di rinascita del Centro Italia, per il quale le imprese hanno presentato progetti ambiziosi che necessitano però di un contributo concreto da parte delle istituzioni.

Sulla base dell’esempio offerto negli ultimi mesi, lavorando di squadra con la Regione Marche, la Conferenza delle Regioni e i parlamentari marchigiani e del Centro Italia, la CNA di Ascoli Piceno continuerà a tutelare gli interessi delle aziende associate e di tutti gli imprenditori che attendono da ormai troppo tempo risposte sulle criticità che ad oggi affliggono il mondo del lavoro.

Volgendo uno sguardo al quadro che emerge dall’analisi della provincia di Ascoli Piceno, è evidente come i continui rincari, gli ultimi strascichi dell’emergenza sanitaria e le inevitabili limitazioni sul fronte export abbiano avuto un impatto molto significativo sull’economia del territorio.

In questo senso, i dati dei primi 11 mesi dell’anno testimoniano un differenziale tra iscrizioni di nuove imprese e cessazioni fortemente negativo, con un saldo di 246 unità in meno che rappresenta un deciso passo indietro rispetto ai numeri delle annate dal 2019 a oggi.

 

 

iscrizioni per macrosettore nei primi 11 mesi di ogni anno 2019 2020 2021 2022
Agricolt. silvicolt. e pesca 89 92 96 103
Industria in senso stretto 50 34 71 33
Costruzioni 86 60 80 78
Servizi 413 319 328 302
nc 595 451 509 459
TOTALE 1233 956 1084 975

 

 

cancellazioni per macrosettore nei primi 11 mesi di ogni anno 2019 2020 2021 2022
Agricolt. silvicolt. e pesca 165 141 241 187
Industria in senso stretto 151 104 115 125
Costruzioni 187 135 159 139
Servizi 855 687 601 705
nc 54 89 77 65
TOTALE 1412 1156 1193 1221

 

saldi (iscrizioni – cancellazioni) 2019 2020 2021 2022
Agricolt. silvicolt. e pesca -76 -49 -145 -84
Industria in senso stretto -101 -70 -44 -92
Costruzioni -101 -75 -79 -61
Servizi -442 -368 -273 -403
nc 541 362 432 394
TOTALE -179 -200 -109 -246

 

 

 

Provincia di Ascoli Piceno iscrizioni nei primi 11 mesi
2019 2020 2021 2022
a agricoltura, silvicoltura e pesca 89 92 96 103
b estrazione di minerali da cave e miniere 0 0 0 0
c attività manifatturiere 50 34 70 33
d fornitura energia elettrica, gas, … 0 0 1 0
f costruzioni 86 60 80 78
g commercio e riparazione autoveicoli e moto 156 125 102 94
h trasporto e magazzinaggio 6 4 4 2
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 31 27 31 24
j servizi di informazione e comunicazione 32 14 32 26
k attività finanziarie e assicurative 26 30 29 23
l attività immobiliari 11 6 16 12
m attività professionali, scientifiche e tecniche 51 36 47 40
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese 46 35 28 40
p istruzione 3 5 3 7
q sanità e assistenza sociale 1 1 2 1
r attività artistiche, sportive, intratten. divert. 12 5 7 11
s altre attività di servizi 38 31 27 22
non classif. 595 451 509 459
TOTALE 1233 956 1084 975

 

Provincia di Ascoli Piceno cancellazioni nei primi 11 mesi
2019 2020 2021 2022
a agricoltura, silvicoltura e pesca 165 141 241 187
b estrazione di minerali da cave e miniere 0 1 2 1
c attività manifatturiere 143 99 110 118
d fornitura energia elettrica, gas, … 4 2 1 4
e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti 4 2 2 2
f costruzioni 187 135 159 139
g commercio e riparazione autoveicoli e moto 406 299 283 302
h trasporto e magazzinaggio 37 18 24 35
i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 113 104 97 89
j servizi di informazione e comunicazione 32 27 27 36
k attività finanziarie e assicurative 47 27 22 41
l attività immobiliari 22 25 15 32
m attività professionali, scientifiche e tecniche 43 60 35 53
n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese 51 45 28 35
p istruzione 3 5 4 7
q sanità e assistenza sociale 5 3 2 2
r attività artistiche, sportive, intratten. divert. 29 20 24 19
s altre attività di servizi 67 54 40 54
non classif. 54 89 77 65
TOTALE 1412 1156 1193 1221

 

 

Tutti i macrosettori registrano bilanci negativi, ma quantomeno si conferma significativo il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni non classificate per settore, diretta conseguenza della difficoltà di classificare nei tradizionali raggruppamenti settoriali le nuove imprese innovative iscritte, sintomo di una certa vivacità di un tessuto imprenditoriale capace di rinnovarsi.

I saldi negativi risultano particolarmente elevati nelle attività di servizio: lo erano già prima della pandemia (nei primi 11 mesi del 2019  erano – 442) e sono ritornati ad esserlo nel 2022 (- 403). Questa dinamica è effetto soprattutto della dinamica delle cancellazioni nei servizi, calate fino al 2021 e poi bruscamente aumentate nel 2022 (da 601 a 705).

Come già anticipato, nei primi 11 mesi del 2022 sono letteralmente crollate le nuove iscrizioni relative alle attività manifatturiere, tornando in linea con i numeri in netto calo del pieno periodo pandemico: si passa dalle 71 dei primi 11 mesi 2021 alle 33 dello stesso periodo 2022. Al contrario, le cancellazioni delle manifatture crescono passando dalle 115 del 2021 alle 125 del 2022.

Una dinamica dei flussi in ingresso e uscita meno sfavorevole si registra invece nelle costruzioni: calano nel 2022 sia le iscrizioni (da 80 a 78) sia le cancellazioni (da 159 a 139), e in questo modo il saldo resta decisamente negativo ma meno ampio di quello del 2021, con un passaggio da -79 a -61 unità.

Il Piceno, terra di lavoro e di artigianato, deve tornare a crescere e a contribuire alla creazione di nuovi posti di lavoro. In questo senso, nonostante una carenza ormai generalizzata di manodopera specializzata che mette quotidianamente in difficoltà imprenditori attivi nei più diversi settori economici, le entrate previste a dicembre 2022 lanciano un segnale di speranza in vista del prossimo anno, risultando in crescita rispetto allo stesso mese del 221 grazie a un aumento di 110 unità,  pari al +11%.

Le entrate previste nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023 calano, invece, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, al ritmo del -2,6%, fotografando un’economia locale in ripresa ma evidentemente condizionata nelle prospettive future dalle incombenze fiscali ed economiche che tengono tuttora in scacco le aziende del territorio.

In questo senso, è ancora una volta nelle manifatture e nelle costruzioni che si concentra la diminuzione degli ingressi previsti, che da uno scenario in crescita per dicembre procedono verso una sensibile diminuzione per il trimestre dicembre-febbraio. Tendenza opposta, invece, per il comparto dei servizi, per i quali da una situazione di stallo in corso a dicembre si prevede una rapida risalita nei mesi a venire.

Tirando le somme, la frenata dell’economia e della ripresa occupazionale riguarda direttamente le attività di produzione e assai meno quelle di servizio, in linea con un’incidenza evidentemente diversa dell’impennata dei costi dell’energia e delle difficoltà di reperimento di materie prime nei diversi settori.

«Il 2023 sarà un anno cruciale per il Piceno, reduce da un triennio di difficoltà e limitazioni – dichiara Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno – e atteso da nuove sfide determinanti per il futuro del territorio. Dobbiamo prepararci a un anno in cui inevitabilmente assisteremo a una riduzione della portata delle misure di sostegno varate – seppur in maniera parziale, specie in determinati frangenti –  in favore delle imprese negli ultimi tre anni.

Per poter affrontare al meglio il nuovo anno sarà però necessario che le istituzioni intervengano al più presto per calmierare i costi delle materie prime e dell’energia, continuare a sostenere le imprese nell’ambito di investimenti strutturali e innovativi in grado di restituire fiducia al nostro tessuto imprenditoriale».

«Fin dalle primissime settimane dell’anno, le tensioni internazionali e l’impennata dei costi di gestione hanno gettato ombre su un 2022 che avrebbe dovuto segnare l’uscita dalla crisi per migliaia di famiglie e aziende del territorio – sottolinea Arianna Trillini, presidente della CNA di Ascoli Piceno -. Purtroppo, così non è stato. Eppure, come associazione non possiamo ignorare i segnali di speranza emersi nell’ambito del programma Next Appennino e del confronto quotidiano con i nostri imprenditori, che al di là delle evidenti problematiche che coinvolgono chi fa impresa non rinunciano a credere in questo territorio.

È da loro e dal loro saper fare che dovremo ripartire nel 2023, con l’augurio che il nuovo anno possa portare con sé serenità e opportunità per le piccole e medie imprese, da sempre cuore pulsante dell’economia del territorio».

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