Consorzi Marche : “Salvare le api per il miele e l’ecosistema”

Ancona.- In occasione della giornata mondiale delle api, indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e che si celebra il 20 di maggio, i quattro Consorzi apistici delle Marche rinnovano l’appello di salvaguardia di questi insetti preziosi ma in grande pericolo come lo è la produzione di miele regionale. Sono i presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino Frederic Oliva; della provincia di Ancona, Sergio Cocciarini; della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti, delle provincie di Fermo e Ascoli Piceno, Giovanni Zucconi.

La produzione di miele negli ultimi 5 anni – affermano i presidenti provinciali – ha subito progressivamente un forte calo fino ad arrivare nel 2021 ad una perdita intorno all’80%: se ogni alveare 10 anni fa produceva 35/40 kg di miele in media, si è scesi nel 2021 fino a 8/10 kg. Le api sono in sofferenza a causa anche del cambiamento climatico. Negli ultimi anni si sono registrati inverni poco freddi, primavere e fioriture anticipate, ritorni di freddo ad aprile, estati troppo calde e soprattutto grande siccità, il tutto accompagnato da eventi atmosferici estremi come le grandinate o il vento continuo. Tanto che le piante – aggiungono i presidenti – non riescono più a produrre il prezioso nettare che poi le api trasformano in miele. Inoltre, questi preziosi insetti sono dei veri e propri indicatori ambientali. Se l’ambiente è in forte difficoltà, le api sono le prime a subirne le conseguenze. E gli apicoltori non solo ogni anno raccolgono ogni anno sempre meno miele, ma devono far fronte a tutte le difficoltà e cercare di non far morire le proprie api”.

A soccorrere gli apicoltori in crisi è arrivato, lo scorso novembre, il provvedimento della Regione Marche, che ha finanziato nella legge di bilancio, un contributo pari a 540 mila euro. Un provvedimento atteso che ha garantito liquidità alle imprese, consentendo loro di sopravvivere e di ripartire in un anno difficile, nel quale, in particolare la produzione di miele di Acacia si è praticamente azzerata e la forte siccità estiva ha compromesso la produzione del Millefiori estivo. Una disposizione simile era già stata adottata dalla Regione Marche nel 2019, attraverso un atto diretto, pari a 250 mila euro, di sostegno all’alimentazione di soccorso agli alveari in difficoltà. La regione Marche è stata l’unica in tutta Italia ad avere stanziato dei fondi diretti per l’apicoltura mostrando una grande sensibilità.

Il rischio – sottolineano i presidenti provinciali – è che si acquisti sempre più miele di importazione, che negli ultimi anni è raddoppiato, a scapito delle produzioni locali e della conseguente sopravvivenza delle imprese apistiche marchigiane. Va ribadito che il miele, in ottemperanza alla normativa UE e alla legislazione italiana, prevede l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine, quindi un consumatore accorto può accertarsi della provenienza: se nel vasetto c’è miele italiano, solitamente è ben visibile in etichetta.”

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