Coronavirus, Cna Ascoli chiede interventi per i danni alle imprese

Ascoli Piceno 25 febbraio.- La Cna ha presentato una serie di misure da adottare rapidamente per fronteggiare gli effetti sull’economia provocati dal Coronavirus.

Nel dettaglio i provvedimenti richiesti dagli artigiani per rispondere all’emergenza Coronavirus sono: sospensione imposte e tributi; sospensione pagamenti utenze (elettricità, gas, acqua, etc.); sospensione pagamento rate mutui e finanziamenti; sospensione dei contributi (Inps) e dei premi assicurativi (Inail); introduzione di un’indennità per i lavoratori autonomi e professionisti interessati dalla sospensione delle attività; potenziamento degli strumenti previsti dalla normativa in materia di ammortizzatori sociali.

Per il Piceno,in considerazione delle numerose regioni interessate dal fenomeno e della pluralità di settori economici coinvolti, la Cna ha sollecitato l’adozione di un ” piano di azione energico ed immediato” per limitare i danni diretti e indiretti che l’emergenza in atto può produrre alle attività economiche, non circoscrivendo gli interventi alle sole imprese situate nei comuni che saranno individuati dai provvedimenti governativi. “Misure dello stesso tenore di quelle messe in campo nel post terremoto – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli – e proprio in questa direzione ci stiamo muovendo come Cna Picena. Nel senso che le cosiddette zone rosse stanno subendo e subiranno impatti negativi significativi. Ma anche molte altre zone vanno prese in considerazione, proprio come sostenemmo nel post sisma, per i tanti e non meno importanti danni cosiddetti indiretti”.

“Infrastrutture come l’A14 con forti criticità, recessione e ricostruzione con luci e ombre – aggiunge Luigi Passaretti, presidente della Cna Picena – e ora questo allarme che come Cna del territorio chiediamo sia tenuto in debito conto dal Governo. Fra i tanti, e purtroppo inevitabili, danni indiretti mettiamo ai primi posti senza dubbio il rischio delle disdette di prenotazioni per le strutture ricettive e della ristorazione. Danni che, temiamo fortemente, probabilmente si faranno sentire dal periodo pasquale a tutta la stagione turistica estiva.

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