Covid e Rsa, sei associazioni chiedono di ripristinare le visite dei parenti

Ancona.-Sei organizzazioni marchigiane operanti nel volontariato sociale hanno sollecitato il Presidente della giunta regionale  e l’assessore alla sanità ad attivarsi nei confronti dei soggetti gestori, pubblici e privati, affinché nelle Residenze per anziani vengano ripristinate le visite ai parenti. Giunti al termine del programma vaccinale all’interno delle Residenze le associazioni chiedono una accelerazione, ferme restando il mantenimento delle misure di sicurezza,  nella riapertura.

 Le associazioni ricordano come l’Istituto Superiore di Sanità, da ultimo lo scorso marzo,  in più occasioni abbia richiamato l’attenzione  sugli effetti di una prolungata interruzione delle relazioni affettive. L’ISS ricorda come “Il distanziamento fisico e sociale in diverse tipologie di disabilità riguardanti anche gli anziani, amplificando la condizione di separazione tra il dentro e il fuori della struttura, espone la persona a un rischio maggiore di percezione di tale isolamento come un abbandono da parte di familiari, conoscenti o amici. È noto come tale situazione possa condizionare anche l’effetto delle cure mediche rendendole meno efficaci o portare al loro rifiuto, fino a determinare, in alcuni casi, una prognosi infausta repentina. Così come è da tenere in considerazione la presenza, in alcune tipologie di struttura, di persone con specifiche forme di disabilità per le quali il contatto con il familiare ha non solo un valore terapeutico, ma anche motivazionale per il proprio percorso riabilitativo”.

Le organizzazioni che hanno chiesto alla Giunta regionale di intervenire nella Rsa sono ANGSA, associazione genitori soggetti autistici Marche, ACLI Associazione cristiana lavoratori italiani Marche, Fondazione Paladini, Ancona, Cooperativa Papa Giovanni XXIII, Ancona, Gruppo Solidarietà, Moie di Maiolati – An, UILDM, Unione italiana lotta distrofia muscolare.

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