Covid, le Marche diventano “zona arancione”. Acquaroli dispiaciuto

Ancona 13 novembre.- Le Marche passano da zona gialla a zona arancione in funzione “anticovid”. Lo annuncia il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, al quale la decisione è stata appena comunicata dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Aumentano dunque le restrizioni per tutto il territorio, a cominciare dalle attività dei ristoranti e locali che potranno lavorare solo con consegne a domicilio o d’asporto fino alle 22, o dovranno restare chiusi. Vietato spostarsi tra Comuni se non per comprovate ragioni di salute, studio, lavoro o necessità.

“Dispiace vedere compresse ulteriormente le nostre libertà – commenta la notizia Acquaroli – e penalizzata la nostra economia. Anche perchè avevamo cominciato a studiare norme anti assembramento che a questo punto appaiono superate. Invito tutti  comunque – aggiunge il Presidente – a rispettare le nuove misure del nuovo Dpcm che avrà validità per due settimane a partire da domenica 15 novembre”.

Per una parte della popolazione marchigiana, garantita da stipendi sicuri, pensioni e patrimoni familiari questa decisione non provocherà nel breve, grandi ripercussioni.

Ma per un’altra parte invece, quella che produce beni e servizi e che opera nel mercato a tutti i livelli può causare ulteriori e devastanti danni economici e civili. Con il rischio anche di aumentare a dismisura tensioni sociali che già sono latenti, anche nelle apparentemente tranquille Marche. Evidentemente questo non interessa a chi ha in mano la scelta politica ultima.

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