Covid, ristoratori Acqualagna regalano i tartufi per protesta

Pesaro 15 novembre.-Nuova protesta simbolica degli operatori economici del Pesarese, contro le restrizioni decise dal Governo per contrastare la presunta pandemia da covid . Stavolta però non è stato un singolo ristoratore del capoluogo, ad agire con clamorose iniziative di apertura serale del locale che gli sono costate la sospensione della licenza – ma anche l’appoggio di Sgarbi e di tanta parte dell’opinione pubblica. Ma sono stati tanti operatori del settore che lavorano ad Acqualagna, patria del tartufo bianco marchiano e tra i più apprezzati in Italia. Ebbene la decisione improvvisa del Ministro Speranza di far passare le Marche da zona gialla a zona arancione, ha scatenato la protesta di tanti ristoratori che già per la giornata di oggi, domenica 15 novenbre avevano fatto scorte del prezioso tubero. La loro indignazione però, si espressa in un modo smbolico seppur forte e grave anche dal punto di vista del loro lavoro. Hanno regalato ai passanti un totale di 3 chili di tartufo , proprio davanti al Municipio di Acqualagna, in piazza Mattei. “Meglio donare alle persone queste scorte che gettarle tra i rifiuti tra qualche giorno. Non possiamo accettare che vengano chiuse le nostre attività in 2 giorni, non dandoci neppure il tempo di reagire”. I ristoratori aveano acquistato sul mercato almeno 2 chili ognuno di prodotto fresco, sperando poi di servirlo a pranzo ai clienti nei diversi piatti e cibi del territorio. Ma tutto questo è stato reso vano.

Il disagio contro le restrizioni sta crescendo in tutte le categorie economiche delle Marche, non solo tra quelle direttamente colpite dalle misure ma anche nelle filiere collegate dei servizi e della produzione, le quali non hanno neppure i ristori promessi. Le tensioni sociali e civili sono detsinate ad aumentare, ma sembra che a Roma e a Bruxelles questo non interessi.

Intanto continua la campagna massiccia dei tamponi indotta dall’allarmismo generale creato ad arte, con risultati iperbolici di centinaia di residenti “positivi”  – che non vuol dire malati – anche se i test non sono affidabili e variano di ora in ora ed anche se sul totale dei pazienti , i sintomatici – lievi, gravi, seri non si sa – erano anche ieri appena il 15% …

foto : acqualagna. com

 

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