Crediti incagliati in edilizia, Cna : “Governo trovi soluzioni”

Ascoli. A più un mese di distanza dall’ultimo dietrofront delle istituzioni sul tema dei bonus edilizi, sulla scia di quanto evidenziato dall’associazione a livello nazionale, anche la CNA di Ascoli Piceno ribadisce ancora una volta l’appello rivolto a Governo e Parlamento a individuare soluzioni efficaci e definitive all’emergenza dei crediti incagliati.

Si tratta, in fondo, di una grave problematica che a livello regionale coinvolge oltre 2.000 imprese della filiera delle costruzioni, costrette a interrompere i lavori su più di 3.000 cantieri ormai non più attivi nelle Marche in attesa che le istituzioni trovino la giusta formula per acquistare i crediti dalle imprese e liberare così i cassetti fiscali, che ad oggi nella nostra regione tengono bloccato oltre un miliardo di euro.

“Nonostante le iniziali sensazioni positive- spiega Cna- la riunione del tavolo tecnico riunito al Ministero dell’Economia non ha ancora prodotto una mappa dettagliata dei crediti in termini di importi e tempo di giacenza nei cassetti fiscali, che avrebbe consentito di delineare con precisione lo stock dei crediti che il mercato non riesce ad assorbire e agevolato l’elaborazione di una soluzione definitiva con il coinvolgimento di un acquirente pubblico.A questa grave incertezza sul piano organizzativo va ad aggiungersi un testo normativo che, in attesa del voto della Camera in programma in giornata, non risulta in grado di fornire alcuna risposta definitiva e realmente risolutiva.”

Balloni e Trillini

Sebbene alcune modifiche apportate al decreto legge che cancella l’opzione della cessione dei crediti legati agli ecobonus rappresentino la diretta espressione del parere espresso dall’associazione durante le ultime riunioni – è il caso, ad esempio, della concessione di una proroga al 30 settembre per il completamento dei lavori delle unitĂ  abitative unifamiliari – le misure adottate fin qui dal Governo appaiono  lontane da quanto auspicato dalla CNA per le imprese e i cittadini.

«Ad oggi è fin troppo evidente come la burocrazia sia riuscita a inceppare un meccanismo virtuoso a scapito di famiglie e aziende che da troppo tempo attendono di conoscere il proprio destino – afferma Francesco Balloni, direttore della CNA di Ascoli Piceno -. Lo Stato non può permettersi di abbandonare a sĂ© stessi coloro che hanno anticipato ai clienti un beneficio economico previsto dalla legge».

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