Crescono i decessi a Macerata, indenne Ascoli. Ceriscioli va avanti

Macerata 25 marzo.- Ieri altra giornata difficile per le Marche sul fronte coronavirus. Secondo il Gores si contano 32 decessi ai quali si dovrebbero aggiungere altri 21 morti delle settimane scorse, per i quali c’erano dubbi sulle cause del decesso. Preoccupa l’impennata di vittime correlate al Covid 19 e originarie della provincia di Macerata. Ieri 12 pazienti di questa zona non ce l’hanno fatta, portando il totale a 31. Pesaro resta prima in questo triste primato, raggiungendo con quelle di martedi – tra cui un uomo di 37 anni – il numero di 187 morti. Seguono Ancona con 48, Macerata a 31 e Fermo a 16. Si salva invece ancora la provincia di Ascoli, ferma ad un solo decesso. L’età media dei deceduti marchigiani, ora saliti a 283, è di 79,4 anni. Tutti soffrivano di patologie gravi, già prima dell’emergenza Covid-19. Oltre mille i ricoverati per l’infezione polmonare negli ospedali della regione.
Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, che si è messo in quarantena dopo aver saputo che Guido Bertolaso è risultato positivo al virus, ha detto che continuerà a lavorare da casa. Va avanti dunque anche il progetto della struttura da 100 posti letto per terapia intensiva da realizzare ad Ancona con la consulenza dell’ex Capo della Protezione civile nazionale ( che è un medico). Dovrebbe prendere corpo nei prossimi giorni, all’interno di una nave nel porto dorico. Già arrivate donazioni per 2 milioni di euro da parte di Unipo e Gruppo Gabrielli, ma anche Della Valle, Merloni e Casoli hanno annunciato un loro contributo. Intanto ieri una bella notizia : è nata all’ospedale di Civitanova una bimba, figlia di una donna ricoverata e positiva al virus.

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