Crisi da Covid, 50 posti a rischio all’Hotel Federico II di Jesi

Jesi (An) 16 giugno.- A seguito dell’assemblea sindacale svoltasi lunedì ieri presso il parcheggio della struttura alberghiera, la Filcams Cgil di Ancona denuncia la crescente preoccupazione degli oltre 50 lavoratrici e lavoratori dell’Hotel Federico II° di Jesi-

A seguito dell’emergenza sanitaria in corso e delle restrizioni previste dalla normativa vigente, la Direzione Aziendale ha chiesto la proroga degli ammortizzatori sociali scegliendo di non intraprendere la strada della riapertura come la maggior parte delle strutture ricettive.

“E’ evidente che una realtà come quella gestita dalla famiglia Pieralisi – dichiara Carlo Cotichelli, segretario generale della Filcams – ha dei costi fissi importanti ma la scelta di attendere l’allentamento dei protocolli fa sprofondare i lavoratori in un clima di incertezza e paure.”

Secondo Cotichelli, “la proprietà deve intervenire  per fornire risposte concrete agli oltre 50 dipendenti che lavorano nell’hotel, nel ristorante, nel centro benessere e nella piscina  sgombrando così il campo da eventuali voci infondate riguardo al futuro di queste strutture”.

Oltre ai lavoratoti impegnati strutturalmente nell’albergo, ci sono anche numerosi stagionali che vengono assunti per il periodo estivo e che rischiano di rimanere senza reddito e forme di sostegno.

 

Anche a seguito della mancanza di risposte chiare, l’assemblea dei lavoratori ha dato pieno mandato alla Filcams di coinvolgere anche le istituzioni del territorio per  avere una risposta sul futuro della più grande realtà ricettiva del nostro territorio.

 

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