Crisi del distretto calzaturiero. Delegazione Fermana chiede ammortizzatori e sostegni al Governo

Potenziamento di tutti gli ammortizzatori sociali, tutela normativa del Made in, sostegno all’internazionalizzazione e adeguamento delle infrastrutture . E’ quanto ha chiesto al Sottosegretario Ivan Scalfarotto per affrontare la crisi perdurante del distretto calzaturiero, una delegazione fermana di rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche, guidata dalla Presidente della Provincia Moira Canigola  e dall’assessore regionale Manuela Bora. L’incontro si è svolto a Roma.  “La situazione economica di crisi in cui versa il comparto calzaturiero , che anche nell’ultimo anno ha visto ha visto una notevole diminuzione di imprese e la conseguente perdita di altri posti lavoro – dice Canigola – è stata comunicata al Sottosegretario, in un confronto che fa seguito a quello già avuto con la vice Ministro Bellanova. La richiesta più urgente che abbiamo avanzato  è stata quella degli ammortizzatori, finalizzata ad evitare la chiusura di numerose aziende. Per quanto concerne il made in italy si tratta di valorizzare e rilanciare uno dei fattori competitivi più importanti del nostro distretto e per l’intero sistema moda. ”

Il Sottosegretario Scalfarotto,  “ha raccolto le istanze rappresentate  dichiarando il proprio impegno a collaborare insieme alla vice Ministro Bellanova, senza nascondere le difficoltà nel raggiungere gli obiettivi   condivisi. Sul Made in, ben esposto dal Presidente dei calzaturieri di Confindustria centro Marche Enrico Ciccola, il rappresentante del Governo, pur non sottovalutando le complicazioni per arrivare alla definizione di una normativa Europea, data anche dalle specificità dei vari settori, ha dichiarato il suo impegno e disponibilità a sostegno della richiesta specifica.”

L’assessore regionale Manuela Bora, ha confermato che la Regione Marche entro il mese di gennaio prossimo, farà pervenire al Ministero la richiesta per il riconoscimento dell’area di crisi complessa, anche alla luce del fatto, sostiene la presidente della Provincia di Fermo “che gli strumenti fin ora utilizzati dalla Regione non sono stati sufficienti a risollevare il distretto”. Il confronto al tavolo nazionale presso il Mise proseguirà nei prossimi mesi.

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