Slow Food in aiuto della martoriata Aleppo (Siria)

Ascoli.- In seguito al devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, la condotta Slow Food Monti Sibillini ha sentito il bisogno di cercare per quanto possibile di essere vicini alle popolazioni colpite.
Anche se in maniera minore, gli abitanti dei Sibillini hanno vissuto un’esperienza simile e conoscono bene cosa significa essere colpiti da una catastrofe del genere.
Pochi secondi e nulla è più come prima, si perde tutto quello per cui si è lavorato per una vita. Le ferite materiali prima o poi guariranno ma la devastazione sociale e i propri cari che non ci sono più, rimarranno indelebilmente nelle menti e nei cuori dei singoli interessati.
Attraverso la Rete Regionale Marche di Slow Food è nata la volontà di poter aiutare la popolazione di Aleppo. Tramite Stefania Grando, membro del consiglio direttivo di Slow Food Ascoli Piceno e di Slow Food Marche, che ha lavorato dal 1985 al 2011 presso il Centro Internazionale per la ricerca agricola in ambienti aridi proprio con sede ad Aleppo, si è trovato un canale sicuro per supportare la Onlus Perigeo IPC che è in contatto diretto con il Prof. Emile Katty, Direttore Generale dell’Ospedale “Al Rajaa” di Aleppo.
A tale scopo Slow Food ha avviato un’iniziativa utile ai produttori del territorio dei Sibillini e alle popolazioni colpite dal terremoto, proponendo l’acquisto di un pacco con i seguenti prodotti: Ciauscolo dell’Az.Agr. Pacioni, Pizza di Formaggio dell’Infinito a Tavol, Fiaschetta di Varnelli da 20cl e formaggetta di pecorino dell’Az.Ag. Fratelli Angel. Il costo del cesto è di 40 euro di cui 10 andranno a supporto dell’iniziativa per Aleppo.
“Abbiamo avuto tanta solidarietà ed è normale essere solidali con chi si trova sicuramente peggio di noi“. Il commento di Giocondo Anzidei, referente Slow Food Monti Sibillini e membro consiglio direttivo Slow Food Marche.
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