Dal Canada 100 milioni per finanziare il fotovoltaico nelle aziende

Roma 26 luglio.- L’Italia è un Paese privilegiato per la quantità e la qualità di energia che il sole trasmette sulla superficie terrestre, che è possibile sfruttare attraverso la tecnologia fotovoltaica. Per questo motivo la multinazionale canadese Solar Power Network, leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale, ha scelto l’Italia per cominciare il suo piano di sviluppo in Europa, con un piano di investimenti di 100 milioni di euro . Obiettivo : aiutare le aziende che vogliono avviare una transizione energetica basata sulle fonti rinnovabili .
«Con i suoi 800 mila impianti fotovoltaici in esercizio, per una potenza installata di 22 mila MW ed una produzione complessiva di 26,8 TWh di energia, l’Italia parte bene»osservano gli analisti di Solar Power Network.

«Si sta passando da un modello di produzione centralizzata, distribuzione complessa ed inefficiente e miliardi di punti di connessione, ad un’organizzazione più leggera, agile e responsabile, in cui i consumatori sono anche produttori» spiega l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network, La generazione solare distribuita avrà per il mondo dell’energia lo stesso ruolo che gli smartphone hanno avuto e stanno avendo le TLC».
Anche in Italia il mercato del fotovoltaico sta così entrando in una fase di maturazione: dalle offerte chiavi in mano ai «bitcoin dell’energia» fino ai servizi più ambiziosi come i «Corporate Green PPA di Solar Power Network» che rendono la transizione energetica non più un mero passaggio da fossili a rinnovabili ma una vera riorganizzazione della produzione e del consumo.

«Ma non è solo una questione meramente economica» puntualizza Giorgio Mottironi, senior partner di BAngels, società che supporta Solar Power Networknello sviluppo del mercato italiano, «Oggi -prosegue Mottironi- scegliere il solare, per le industrie e le corporate, è una responsabilità per la dimensione sociale ed ambientale in cui operano: non esiste altra via più rapida ed efficace per ridurre il proprio impatto in termini di emissioni di CO2 e dare una veste completamente diversa al modo in cui si può essere percepiti dal mercato e dai consumatori».

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