Eni stacca gas e luce sfollati Camerino. Sbottano Comune e Regione Marche, informata Procura

Camerino 6 dicembre.- Eni stacca gas e luce a 4 famiglie di sfollati che abitano nelle “casette” Sae di Camerino. E il sindaco Gianluca Pasqui informa la Procura della Repubblica, dopo aver segnalato il caso alla Regione Marche e a tutti gli enti competenti.

“Nonostante le agevolazioni stabilite con la delibera 252/2017 – spiega il sindaco-  che esenta i terremotati con casa inagibile  e  chi  abita nelle SAE dal pagamento dell’attivazione e dei costi fissi delle bollette  di acqua, luce e gas per tre anni dal giorno del sisma, in alcune casette è stata interrotta l’erogazione del metano da parte di Eni Gas e Luce. Questo si è verificato dopo che la ditta aveva inviato le bollette ai terremotati senza applicare le agevolazioni, calcolando tutte le spese. ”

Pasqui ricorda che chi ” si è visto recapitare le bollette sbagliate, ha provveduto subito ad inviare una lettera di reclamo per ricalcolare i giusti importi, dopo aver contattato Eni  ed essere stata invitata a non pagare le bollette in attesa della correzione. Nonostante questo – afferma il sindaco di Camerino-  Eni ha prima inviato una diffida di pagamento ai terremotati, e poi ha provveduto a staccare le forniture del gas metano dalle casette.”

Per questo già in mattinata Gianluca Pasqui, ha inviato una lettera a Eni Gas e Luce (fornitore del servizio) e a ItalGas (proprietario della rete), e contestualmente alla Procura della Repubblica, alla Regione Marche e alla Protezione civile nazionale e regionale :  “Si intimano gli enti in indirizzo a ripristinare immediatamente l’erogazione del servizio  in quanto gli allacci, in regime di emergenza post sisma, sono gratuiti per cui tale interruzione non appare giustificata. Si invita la Procura della Repubblica a verificare se vi siano estremi di reato per interruzione di pubblico servizio”.

Sull’incredibile vicenda, interviene anche l’assessore regionale alla protezione civile, il maceratese Angelo Sciapichetti : “Non possiamo accettare l’interruzione di un pubblico servizio e i nostri cittadini già duramente colpiti dal sisma non possono trovarsi senza la possibilità di cucinare e riscaldarsi. Siamo al fianco delle famiglie costrette a subire l’ennesimo disagio  per fatti non imputabili alla Regione. Ciononostante la Regione Marche – prosegue l’Assessore – non appena è venuta a conoscenza dell’interruzione del caso, che riguarda 4 famiglie ha provveduto a contattare tempestivamente i referenti Eni, chiedendo che venga risolto il più velocemente possibile un disservizio non imputabile alla Protezione Civile regionale. La scelta del fornitore dei servizi – tiene a precisare Sciapichetti – è infatti in capo all’assegnatario della casetta con le regole del libero mercato”.

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