Filiera avicola sostenibile : il progetto Abriopack a Tolentino

Macerata.- Al Cosmari di Tolentino (MC) sono stati presentati gli sviluppi del progetto Abriopack. Attraverso gli interventi dei partner sono stati illustrati i prototipi, test e i risultati di un programma che ha l’obiettivo di sviluppare una filiera avicola “circolare”: questo significa allevamento antibiotic free, utilizzo di un innovativo packaging per le carni bianche, biodegradabile e compostabile, utilizzo di ammendanti in agricoltura derivanti da processi di compostaggio delle stesse vaschette biodegradabili utilizzate in filiera.

 Ad accogliere l’evento il Direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli che ha evidenziato l’importanza degli impianti di riciclo pubblici nel territorio marchigiano e nel rispetto degli obiettivi del progetto Abriopack. Presente alla giornata anche Daniele Turati, Project Manager Novamont spa.

 “Il progetto Abriopack, cofinanziato dalla Regione Marche, nell’ambito del PSR 2014/2020, è nato dalla volontà della capofila Carnj sca della filiera Fileni ed ha raggiunto risultati assai interessanti grazie a tutti partner agricoli del gruppo Fileni, Arca Srl Benefit, Università degli Studi di Camerino, Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche e Novamont spa e dei consulenti tecnico scientifici Consorzio Italiano Compostatori (CIC), Cosmari e il Centro Ricerche e Sperimentazione per il Miglioramento Vegetale “N. Strampelli” (CERMIS) –  ha affermato Alessandro Tramontano, Coordinatore del progetto Abriopack e Project Manager Filiera Estesa del Gruppo Fileni – Questa collaborazione ci ha permesso di sviluppare protocolli utili allo sviluppo di un allevamento antibiotic free, sostenibile e rispettoso del benessere animale e di sostituire i materiali tradizionali utilizzati nel packaging agroalimentare con un packaging biodegradabile, compostabile e rispettoso dell’ambiente».  

«Il progetto evidenzia il ruolo centrale del riciclo del Biorifiuto per riportare ai suoli il carbonio organico sottoforma di compost. Questo è particolarmente importante in una regione con un’agricoltura pregiata come le Marche, in quanto il compost contribuisce alla fertilità dei suoli in un’ottica di sostenibilità nel lungo periodo», ha sottolineato Marco Ricci, Senior Expert del Consorzio Italiano Compostatori.

 

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