Giacomo Bonaventura, calciatore troppo sottovalutato

Perché si parla poco del talentuoso ragazzo di San Severino Marche?

Sembra assurdo ma esistono calciatori talmente versatili da essere sconosciuti non solo al grande pubblico ma anche agli osservatori sempre alla ricerca di nomi internazionali di peso che poi, nella maggior parte dei casi, di peso non sono. E l’assurdità non finisce qui, perché alcuni di questi “Mister-X” militano proprio nel nostro campionato. Esattamente: nella nostra Serie A ci sono calciatori che sanno ricoprire più posizioni in campo, eppure sono spesso sottovalutati (in tutti i sensi!), e tra questi c’è Giacomo Bonaventura. Pensateci bene: del talentuoso ragazzo di San Severino Marche quanto se ne parla? Quanto spesso i giornali dedicano a lui un trafiletto di una loro pagina ricordando quanto sia forte e soprattutto duttile? Per noi è un mistero come l’ex fenomeno di Atalanta e Milan, ora alla Fiorentina, viva nell’anonimato. Probabilmente vi starete chiedendo:” Se nessuno ne parla è semplicemente perché un fenomeno non è!”. Su questo non siamo d’accordo, perché quando una squadra ha in casa un calciatore come Jack che può giocare ovunque, ossia come ala sinistra, trequartista, mezz’ala e centrale di centrocampo, ha in casa un tesoro di inestimabile valore. Ma allora perché lo sconosciuto Bonaventura non vale 25/30 milioni di euro? Forse una risposta c’è e può essere sintetizzata attraverso la parola “infortuni”; Jack nella sua carriera tra operazioni al ginocchio e problemi muscolari alla coscia non è quasi mai riuscito a confermarsi con continuità. Ecco svelato il mistero che riguarda un calciatore troppo sottovalutato come Bonaventura.

Una visione di gioco come pochi altri e non solo

Tra i giocatori marchigiani che hanno scritto pagine importanti di calcio grazie ai loro colpi di genio ce n’è uno che tutti, tifosi e amanti di calcio, spesso sottovalutano e che di nome e cognome fa Giacomo Bonaventura. Il ragazzo di San Severino Marche è il classico centrocampista/attaccante che se non fosse sempre fermo causa infortuni sposterebbe gli equilibri in ogni partita. Perché? Perché è dotato di un talento cristallino e di una visione di gioco che in pochi hanno nel nostro campionato. Purtroppo quando la sfortuna (e le gambe fragili) si mette di mezzo c’è ben poco da fare. Per fortuna Jack, oggi alla Fiorentina, nonostante tutto si sta impegnando per provare ad allungare la sua sfortunata carriera, stando attento ad allenarsi con intensità, ma senza esagerare, e seguendo quella dieta dei calciatori che fa la fortuna di ogni atleta. Mai sottovalutare infatti una corretta alimentazione e il buon riposo! Scommettiamo che arrivati a questo punto avrete una gran voglia di leggere qualcosa dei suoi gesti tecnici. Se è così vi accontentiamo. Quando sosteniamo che Bonaventura è dotato di un’ottima visione di gioco ci riferiamo ad esempio a quel lancio pazzesco che ha permesso a Carlo Bacca (ve lo ricordate?) di segnare il terzo goal alla Lazio il 1 novembre del 2015. Ma Jack, oltre a sfornare assist incredibili, sa anche come segnare goal molto belli. Senza andare troppo indietro nel tempo, vi ricordate quello da lui realizzato nel novembre del 2019 al Napoli? Se la risposta è no, ci siamo qua noi a ricordarvelo: sassata da fuori area e pareggio rossonero dopo il vantaggio partenopeo di Lozano di testa. Sempre contro il Napoli, stavolta siamo nel 2018, Bonaventura si inventa un colpo magico impossibile da descrivere a parole che assomiglia a una sforbiciata volante. Il Milan perse 3 a 2 quella partita ma Bonaventura non perse l’occasione di stupire.

 

 Cosa può dare Jack alla Fiorentina?

Fantasia, imprevedibilità, qualche goal e tanta sostanza: ecco cosa potrà dare Jack alla Fiorentina, club dove ora milita. I Viola hanno deciso di puntare sul campione marchigiano da un lato per far rifiatare l’onnipresente Castrovilli e dall’altro lato per avere in casa un giocatore che sappia far cambiare passo alla squadra se necessario. Non solo: essendo molto versatile, Bonaventura può benissimo occupare la posizione di Ribéry quando il francese è assente per infortunio. Non male avere un calciatore così in squadra, non trovate? La Fiorentina lo sapeva quando ha deciso di ingaggiarlo e lo sappiamo anche noi che ne conosciamo le qualità fin da quando muoveva i primi passi nel calcio che conta con la maglia dell’Atalanta.

 

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