Giornate europee del patrimonio. Ad Ancona si apre San Gregorio Illuminatore

Ancona 13 settembre.- Il 21 e il 22 settembre 2019 si celebra la 36esima edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra gli Stati membri della Convenzione Culturale Europea, firmata a Parigi il 19.12.1954.

L’accordo nacque per realizzare un’unione più stretta tra i Paesi membri al fine di salvaguardare ed incrementare gli ideali ed i principi che fanno parte del loro patrimonio comune. Il Ministero dei Beni culturali aderisce all’evento con lo slogan: Un due tre…Arte! – Cultura e intrattenimento per diffondere e promuovere la conoscenza dei luoghi d’arte, rendendo possibile l’accesso a musei, monumenti e siti archeologici nelle giornate del 21 e 22 settembre.

Anche il Segretariato Regionale per le Marche parteciperà alle giornate con l’iniziativa Un due tre… che ri-scoperta!, aprendo al pubblico parte degli ambienti del complesso di San Gregorio Illuminatore/ex Istituto Giovagnoni-Birarelli. Sarà un’occasione per riscoprire l’insieme delle antiche strutture, esito di una complessa stratificazione archeologica e architettonica e affascinante testimonianza della millenaria storia della città. Il pubblico avrà la possibilità, tramite percorsi guidati e postazioni video, di ripercorrere le fasi di vita del complesso, dalla frequentazione ellenistica e medievale, con le testimonianze di casa Fiorentini, passando per la fase monastica di San Bartolomeo, prima, e di San Gregorio poi, fino alla realizzazione nel 1856 dell’Istituto di Carità voluto da Mons. Giuseppe Birarelli. Le devastazioni belliche del secondo conflitto mondiale, e i più recenti eventi sismici, hanno segnato inevitabilmente la storia del complesso e della città; la visita si profila così anche come vero e proprio “work in progress” delle operazioni di recupero e ristrutturazione avviate già da tempo dal Ministero dei Beni Culturali tramite il Segretariato Regionale per le Marche, destinate a ricucire definitivamente il profondo strappo con il passato e a restituire questi spazi al servizio della comunità.

 

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