Gli studenti delle Marche alla scoperta dei tesori del FAI

Ancona 22 novembre.- Dal 25 al 30 novembre si terranno visite esclusive delle scuole ai luoghi più belli del patrimonio artistico , culturale e naturalistico delle Marche. I ragazzi saranno accompagnati dagli apprendisti “Ciceroni” del Fai (Fondo per l’ambiente italiano). Ecco i siti inseriti nel programma.

RECANATI

Orto Sul Colle dell’Infinito

Nel borgo di Recanati, a pochi passi dalla casa di Giacomo Leopardi, si trova l’orto di un antico monastero dove il poeta nel 1819 ambientò la celebre poesia L’Infinito. Vi si accede dal Centro Studi Leopardiani istituito nel 1937 al fine di diffondere in Italia e all’estero la sua opera. Le classi, accompagnate dagli Apprendisti Ciceroni, saliranno lungo il viottolo, un tempo percorso da Leopardi, quando ventenne soleva recarsi nell’orto ormai abbandonato a seguito della chiusura del monastero di S. Stefano, voluta da Napoleone, e al trasferimento delle giovani educande. Nell’orto gli studenti sono invitati a sostare in silenzio e a spingere lo sguardo oltre il muro che, come un tempo la siepe, limita l’orizzonte, per abbandonarsi all’immaginazione e provare a rivivere sensazioni, emozioni e sentimenti che ispirarono il canto.

PESARO

Palazzo Ducale

Residenza e sede del potere del signore e della sua corte, il Palazzo Ducale occupa un vastissimo isolato. Le vicende costruttive sono legate alle signorie succedutesi a Pesaro dal XIII al XVII secolo. Vi sono inglobate le quattrocentesche case dei Malatesta e degli Sforza, ampliate fino alle attuali dimensioni dai Della Rovere, duchi di Urbino e Pesaro tra il 1523 circa e il 1621. Trasferita la corte da Urbino a Pesaro, dal 1564 divenne il centro amministrativo del Ducato di Urbino, raggiungendo il suo massimo splendore. Con la fine del casato, venne annesso alla Santa Sede e, al seguito di Claudia de’ Medici, la maggior parte dei suoi tesori confluirono a Firenze. Le antiche stanze erano infatti ornate da quadri di Raffaello, Bronzino, Tiziano, Bassano e Barocci. Dopo l’Unità d’Italia accolse la Prefettura, ma si dovette assistere alla dispersione degli arredi e alla drastica trasformazione degli ambienti.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Villa e Parco Cerboni Rambelli

Tipico esempio di edilizia signorile dell’ottocento, la villa viene costruita intorno al 1870 dal Dottor Angelo Cerboni-Baiardi, su un terreno dell’allora contrada giardino. Presenta una struttura in muratura di laterizio intonacato ed è composta da un corpo centrale, a pianta quadrata, di tre piani al quale si affiancano due corpi laterali rettangolari, di soli due piani, che terminano con due terrazze che affacciano sul Mare Adriatico a Est, sul paese a Nord e sulla campagna circostante nelle altre direzioni. Il parco, di circa 11.600 mq, è suddiviso in spazi geometrici regolari collegati da eleganti vialetti pavimentati e perimetrati da balaustre e siepi; presenta una notevole varietà di essenze arboree, molte delle quali autoctone. Dal 2001, dopo la scomparsa nel 1998 dell’Ing. Rambelli, ultimo proprietario, per disposizione testamentaria la villa è patrimonio del Comune di San Benedetto.

 

PETRITOLI

Monastero Delle Clarisse (Sede Comunale)

Il convento delle clarisse fu realizzato tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento grazie a un lascito testamentario, quindi restaurato nella seconda metà del Settecento, quando fu costruita la nuova chiesa di S. Chiara. L’interno a una sola navata è decorata con stucchi settecenteschi e dipinti. Il convento, nonostante le varie modifiche subite lungo il XX secolo, ancora conserva alcuni locali originali, tra cui la bellissima sala con coro ligneo del XVII secolo. Con l’Unità d’Italia, il monastero diventò proprietà del Comune di Petritoli e agli inizi del ‘900 fu adattato a municipio. La sala adibita a consiglio ospita anche una piccola pinacoteca e da essa si accede alla cantoria dell’organo della chiesa annessa. I suggestivi sotterranei del vecchio monastero ospitano spesso rappresentazioni teatrali.

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