Governo vuole eliminare ruolo Confidi per garanzie credito pmi. Proteste Marche

Ancona 5 aprile. L’erogazione del credito agli artigiani e alle micro e piccole imprese e l’operatività dei Confidi sarebbe a rischio. Lo sostiene Uni.Co, il Confidi regionale nato dalla fusione tra la Società regionale di Garanzia, Fidimpresa Marche e Cooperativa Pierucci.

“Attualmente, per le richieste di finanziamenti fino a 150 mila euro” spiega il presidente Maurizio Paradisi (nella foto) “una norma della Regione Marche prevede che le imprese debbano rivolgersi ai Confidi, che garantiscono il credito verso le banche chiamate ad erogarlo. Una norma, contenuta nel Decreto del Governo sulla crescita economica, cancellerebbe l’intermediazione dei Confidi , prevedendo l’accesso diretto delle banche al Fondo Centrale di Garanzia per farsi garantire il credito richiesto dalle imprese. Verrebbe così concellata l’autonomia delle Regioni in materia di sostegno alle imprese.”

Uni.Co chiede alla Regione Marche di attivarsi subito anche attraverso la Conferenza Stato Regioni, affinchè “questa norma nella fase di conversione parlamentare, venga stralciata dal Decreto Crescita, e si continui a consentire alle Regioni, di sostenere in autonomia, il sistema produttivo e l’operatività dei Confidi nell’erogazione di garanzie per l’accesso al credito delle imprese”.

“Il ricorso ai Confidi per prestiti fino a 150 mila euro” sottolinea ancora Paradisi “favorisce l’accesso al credito di micro e piccole imprese, che sarebbero penalizzate dal ricorso diretto delle banche al Fondo Centrale dei Garanzia, dove il taglio medio delle operazioni supera  i 200 mila euro. Invece le aziende minori hanno bisogno di finanziamenti di 20 o 30 mila euro che le banche non hanno interesse e convenienza a perfezionare. Inoltre in presenza della controgaranzia del Confidi, sono minori le possibilità di default rispetto alle operazioni presentate direttamente dalle banche.”

Nelle Marche nel 2018 i Confidi hanno garantito all’80 per cento 5.120 richieste di finanziamento da parte delle imprese per un importo di 756 milioni di euro, con una crescita di 788 operazioni e del 18,2 per cento rispetto al 2017, quando le operazioni garantite erano state 4.332. Il maggior numero di operazioni sono state garantite in provincia di Ancona (1.556 per 233 milioni di euro di finanziamenti). Al secondo posto Macerata (1.144 operazioni per 167 milioni di euro) seguita da Pesaro Urbino (971 pratiche per 174 milioni finanziati). A Fermo i Confidi hanno garantito 837 richieste di prestito delle imprese per 102 milioni. Infine ad Ascoli Piceno le operazioni garantite sono state 612 per 78 miioni di euro di finanziamenti.

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