Grandi protagonisti per Tipicità festival a Fermo

Lo chef Rubio e la star dell’enologia Roberto Cottarella . Il Ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova ma anche delegazioni provenienti da 11 Paesi esteri. Eppoi loro, 300 tra imprenditori ed enti pubblici, con 14 nuova aziende che quest’anno si sono aggregate alla kermesse. Sono i grandi protagonisti e in grandi numeri – 100 eventi in tre giorni su 13 mila metri quadri di superficie- della 28esina edizione di Tipicità di Fermo ( 7-9 marzo), che è stato presentato a Civitanova Marche presso la sede del Banco Marchigiano. Un festival del cibo d’eccellenza che ormai ha messo in rete non solo tutte le principali realtà del food regionale ma anche sempre di più di altri settori, dalla moda ai trasporti fino all’energia e che collaborano a far crescere una manifestazione di respiro nazionale. Ma che punta anche all’estero per ampilare le proprie potenzialità di azione e  di promozione, come dimostrano gli scambi con Londra, con il Quebec e gli ospiti che giungeranno da Francia, Russia, Sudafrica  e buyers che giungeranno dall’Arabia Saudita.

‘Alberto Monachesi e Angelo Serri non finiscono di stupirmi perchè ogni anno trovano sempre nuovi partner e spunti di interesse per questo evento unico ‘ , ha detto Massimilano Polacco direttore di Confccommercio e membro della Camera di Commercio Marche, complimentadosi con i due fondatori e organizzatori della grande rassegna. Con loro erano presenti all’incontro di Civitanova il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro la presidente di Coldiretti Maria Letizia Gardoni e il direttore generale di Banco Marchigiano Marco Moreschi. ‘Abbiamo investito su Tipicità – ha detto quest’ ultumo -perché crediamo in un progetto  di grande successo e che coinvolge tutto il territorio regionale che noi vogliamo sostenere in maniera stabile e costante.’

Dal canto suo il sindaco Calcinaro ha sottolineato le connessioni sempre piu ampie che l’evento fermano è riuscito a realizzare nel corso degli anni, sia a livello istituzionale che economico. Promuovendo sinergie tra enti, comuni, unioni montane, università, associazioni e imprese che forse non hanno paragoni nella nostra regione ( anche San Benedetto è entrato nel programma). Dunque un festival del food ma anche dell’innovazione di rilevanza veramente nazionale, che fa economia e promuove anche turismo e potenzialità di sviluppo per molte piccole realtà di una regione che sta attraversando una fase difficile in molti ambiti.

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