Il mondo sommerso e onirico di Vespasiani in mostra a Pedaso

Pedaso (Ap) 18 luglio.- Domenica 21 luglio si inaugura alla Galleria Marcantoni di Pedaso (Ascoli Piceno), una nuova mostra delle opere di Mario Vespasiani. Underworld è il titolo del ciclo che racchiude gli inediti lavori su carta nei quali l’artista ha interpretato il mondo sommerso, sia marino che interiore,  segnando anche l’evoluzione del suo linguaggio e la vitalità della sua ricerca pittorica.

Due sale espositive nella Galleria – una completamente bianca e l’altra dalle pareti nere – come altrettanti “fondali” che danno un senso di continuità con lo spazio, ora ipnotico e fluttuante come un acquario. Pesci e meduse, figure fantastiche e reperti archeologici che assumono “valenza di sogni come di rivelazioni. Vespasiani – si legge nella nota di presentazione della mostra – erede di una conoscenza che attraversa i secoli, impiega la sua arte come trasmissione dei moti dello spirito, nel portare alla luce ciò che deriva dagli archetipi, dall’origine. La serie dei dipinti si presenta come una vera immersione nel mondo dell’inconscio e la sua ricerca si basa sul sapere delle grandi tradizioni, a livello sia concettuale che pratico. La sua pittura – si continua – esprime le conquiste del pensiero occidentale e la delicatezza del tratto orientale, con una decisione del segno che si coniuga con la raffinatezza dell’uso delle tonalità cromatiche. “

Il fatto poi, di voler mettere in evidenza , nella mostra di Pedaso il rapporto tra le due stanze bianco e nere ha per Vespasiani un chiaro riferimento nel Tai-chi cinese, simbolo della polarità yin-yang, giorno e notte, dove ogni essere è miniatura del macrocosmo che lo contiene. Chiamati anche “i due pesci Yin e Yang”, ogni parte include un punto rotondo, che raffigura il seme del principio opposto nel loro alternarsi e compenetrarsi.

Vespasiani, 41 anni, nato a San Benedetto ma che vive e lavora a Ripatransone ha già una lunga carriera alle spalle . Dover aver esposto ai Musei Capitolini di Roma con la mostra Gemine Muse, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d’Autore, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia, sugli artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell’Arte Italiana edito da Giancarlo Politi. Per essere stato tra i primissimi artisti ad aver impiegato la sua impronta pittorica ai nuovi materiali e alle recenti tecnologie, viene inviato nel 2012 dall’Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: “L’essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all’iPad. “, partecipando poi a numerosi premi italiani.

Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione. Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie, libri e oggetti d’arte, che tratta del rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine 2017 alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli, la cui performance si tiene nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno e in un happening sulla cima di un’antica torre.

Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell’Assunta collegato alla personale Empireo. Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. Nel 2017 è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nello stesso anno organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto numerosi studiosi provenienti da vari ambiti. Sempre nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air.  Nel 2018 inaugura la mostra Lepanto dedicata alla famosa battaglia, nel Museo Diocesano di Gaeta dove è conservato lo stendardo della flotta. Nel maggio 2019 è stato presentato al Museo d’Arte contemporanea di Roma (MACRO) il quarantesimo libro dedicato al suo lavoro.

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