Inchiesta Ancona. Lega chiede sospensione assessori coinvolti

Ancona, 11 novembre – “Opere pubbliche mai eseguite, parzialmente realizzate o per le quali l’Amministrazione comunale di Ancona avrebbe sborsato cifre più alte del loro reale valore. È possibile che nessuno sapesse, controllasse il lavoro degli uffici o si sia fatto delle domande? E dov’era il Sindaco Mancinelli, oltre a ritirare premi e a scrivere libri sulla buona amministrazione cittadina?”

A chiederlo sono il senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, e Primiano Troiano, referente cittadino che tornano sull’indagine su presunti appalti truccati che ha prodotto 5 arresti e 30 indagati .

“Eppure sui documenti sottoposti a sequestro dalla Polizia ci sono le firme di dirigenti e funzionari comunali, pagati dai cittadini per esercitare compiti di controllo, così come spetta agli assessori verificare il buon esito dei lavori e degli indirizzi forniti dall’Amministrazione”, continuano gli esponenti leghisti.

“Per questo non stupisce ma preoccupa che l’assessore Manarini sia indagato per abuso d’ufficio, truffa e turbativa d’asta, così come il vicesindaco Sediari per turbativa d’asta e gli assessori Marasca e Foresi per omissione di atti d’ufficio. Valeria Mancinelli dovrebbe  restituire la nomina a “miglior sindaco del mondo 2018”, ma soprattutto di sospendere le deleghe ai suoi assessori indagati e ascoltare le richieste delle minoranze consiliari sull’istituzione di una commissione interna che faccia chiarezza sulla  situazione”, concludono Arrigoni e Troiano.

Intanto oggi sono partiti gli interrogatori di garanzia dei cinque arrestati nell’ambito dell’inchiesta Ghost Jobs della Procura di Ancona. Quello del geometra comunale Simone Bonci si terrà nel carcere di Montacuto. Gli altri quattro coinvolti nella vicenda, tutti imprenditori sono finiti agli arresti domiciliari.

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