Infortuni sul lavoro, nelle Marche cresciuti dell’11%

Ancona. Oggi, 28 aprile,  viene celebrata la giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro; quest’anno, la data cade nel 30esimo anniversario  della legge 257/92 di messa al bando dell’amianto.

Nelle Marche, nel primo bimestre 2022, si evidenzia un aumento di 325 infortuni, pari al + 11%. Tra gli uomini, l’aumento è stato del 13,1% mentre per le donne del 10%.  Tutti i dati, elaborati  CGIL MARCHE, evidenziano il trend degli infortuni sempre in aumento tra i piu’ giovani (+49% tra gli under 19). Un dato che conferma  quanto sia fondamentale la corretta formazione nella fase d’ ingresso nel mondo del lavoro e quanto sia importante creare minori condizioni di precarietà e competitività tra i lavoratori che spesso per mettersi in evidenza e per cercare la stabilizzazione del posto, non tengono conto dell’esposizione ai rischi .

In occasione di lavoro, balzano agli occhi il calo degli infortuni in agricoltura (-45% sempre nel bimestre) ed il -14% nei comparti della sanità assistenza sociale (forse anche per effetto dell’attenuazione, in questa fase, della curva pandemica covid-19) mentre sono in aumento gli infortuni nei settori del legno (+26,2%) costruzioni (+20,4%) e nella meccanica (+25,2%)

In controtendenza, almeno nei primi due mesi dell’anno, l’andamento delle malattie professionali, registrate in calo dell’8% sebbene tra le casistiche piu’ diffuse, soprattutto in una regione manifatturiera come le Marche, dominano le patologie del sistema nervoso e del sistema osteomuscolare.

“Il sindacato chiede alla Regione di accelerare i tempi del confronto sulla sicurezza   – dichiara Giuseppe Galli, segretario regionale Cgil Marche -: l’obiettivo è quello di ridurre il numero di infortuni e morti legate al lavoro, affrontando anche il tema degli organici del Dipartimento prevenzione, in particolare di quello sulla sicurezza”.

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