Ancona 20 giugno.-L’INPS ha reso pubblica la ripartizione delle nuove assunzioni programmate nelle sedi con carenza di personale.
A livello nazionale, si prevedono  3.507 assunzioni delle quali solo 25 interesseranno le Marche, ovvero lo 0,7% del totale.
Osservando le singole province marchigiane, vengono previste 10 assunzioni a Pesaro Urbino, 10 a Fermo-Ascoli Piceno, 3 a Macerata e 2 ad Ancona.
Un dato che stride rispetto alle previsioni per le altre regioni a cui vengono attribuiti numeri notevolmente più elevati: si pensi alle 295 assunzioni previste in Emilia Romagna, 219 in Toscana, 59 in Umbria e 44 in Abruzzo.
Una ripartizione che penalizza fortemente le Marche dove ci sono sedi già oggi fortemente deficitarie di personale. Ed una situazione particolarmente preoccupante anche alla luce delle numerose uscite di personale per pensionamenti che, negli ultimi anni, hanno interessato le sedi marchigiane: in particolare nel 2018 si sono avuti oltre 40 pensionamenti e nel 2019 se ne prevedono altrettanti.
‘Ci chiediamo come si può pensare di integrare l’organico prevedendo solo 25 assunzioni – afferma in una nota la Cgil- come si pensa di poter garantire i crescenti volumi di attività legati ai provvedimenti del Governo (reddito di cittadinanza e quota 100) con queste enormi carenze di personale senza poi contare le enormi problematiche connesse al sisma? Inoltre, vorremmo conoscere con quali misteriosi criteri è stata effettuata questa ripartizione. Quale incomprensibile algoritmo ha stabilito che le Marche dovessero avere cosi poco? Vogliamo risposte alle nostre domande – conclude il sindacato- ma, soprattutto, rivendichiamo con forza che, anche nelle Marche, l’INPS venga messo nelle condizioni di poter garantire adeguatamente le prestazioni e i servizi a cui gli utenti hanno diritto.’
