Jesi, due prime e sette titoli per la stagione lirica di tradizione 

Jesi (An) 28 agosto.- Un cartellone variegato e coraggioso, “Covid free” ma con allestimenti tutti scenici, per un omaggio al teatro musicale in un viaggio tra le epoche, dal ‘700 al ‘900, fino ai nostri giorni. È la proposta della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi per la 53esima stagione lirica di tradizione del teatro cittadino. Una stagione che da ottobre a dicembre 2020, propone cinque appuntamenti e sette titoli (due i dittici), tra prime assolute e grandi classici, pensati per offrire al pubblico un’offerta varia e piacevole, nonostante le difficoltà legate alle normative anti contagio.

Il cartellone si apre sabato 17 ottobre ore 20.30, con replica domenica 18 ore 16 e anteprima giovani il 15 ottobre ore 16, con un dittico in omaggio a Giovanni Battista Pergolesi: la prima assoluta della coreografia per due danzatori sulla “Suite italienne” di Stravinskij, e la prima esecuzione in epoca moderna dei tre intermezzi in musica “Lesbina e Milo” (1707) di Giuseppe Vignola.

In occasione dei 100 anni dalla prima rappresentazione del balletto “Pulcinella” di Igor Stravinskij, costruito su arie del ‘700 napoletano, tra cui alcune di Pergolesi, si presenta una nuova creazione di danza, la coreografia per due danzatori creata e interpretata da Sacha Riva Simone Repele sulla “Suite Italienne” che Stravinskij compose su alcune tra le pagine più belle del suo “Pulcinella”. Co-produzione con Daniele Cipriani Entertainment.

Nella seconda parte della serata, va in scena per la prima volta in epoca moderna “Lesbina e Milo” del compositore di scuola napoletana Giuseppe Vignola (1662-1712), tre intermezzi per musica su libretto di Carlo De Petris, originariamente inseriti nell’opera “La fede tradita e vendicata” di Francesco Gasparini. Rappresentata per la prima volta il 1 dicembre 1707 al Teatro San Bartolomeo di Napoli, la partitura rappresenta un esempio interessante di quella che diverrà poi la forma dell’Intermezzo buffo, di cui “La Serva Padrona” di Pergolesi sarà esempio mirabile. Al Teatro Pergolesi l’opera sarà diretta da Marco Feruglio, la regia è di Deda Colonna.

Sabato 7 novembre ore 20,30 e domenica 8 novembre ore 16, con anteprima giovani giovedì 5 novembre ore 16, appuntamento con la nuova produzione de “Notte per me luminosa”, scene liriche su personaggi dell’Orlando Furioso, con musica di Marco Betta, soggetto e testo di Dario Oliveri; direttore Gabriele Bonolis, la regia è di Matteo Mazzoni, le scene di Ginevra Fusari e Alice Gentili. Cantano Giacomo Medici, Aloisa Eisemblerg e Margherita Hibel, voce recitante Giovanni Scifoni, suona la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Venerdì 27 novembre ore 20,30, sabato 28 ore 20,30 e domenica 29 ore 16 – con anteprima riservate ai giovani il 24, 25 e 26 novembre, va in scena la prima esecuzione assoluta di “ŞİRKET. Appello circense all’umanità contemporanea”, CircOpera di Giacomo Costantini pioniere del circo contemporaneo in Italia, e con la musica del giovane compositore trentino Nicola Segatta. Si tratta di una nuova produzione e commissione della Fondazione Pergolesi Spontini, in coproduzione con il Teatro “Coccia” di Novara e il Teatro Comunale di Rovigo. Leonardo Sini dirige il Time Machine Ensemble, la regia è di Giacomo Costantini, le scene Benito Leonori; nel cast, due cantanti lirici e gli artisti circensi Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini, Andrea Farnetani e Amedeo Miori. È la storia di una compagnia composta da circensi, cantanti, danzatori e musicisti entrati in contatto con George Ivanovic Gurdjieff, uomo interamente consacrato alla ricerca di una conoscenza perduta e all’arduo compito di farla rivivere ai nostri giorni. Canto, musica e danza si intrecciano sul palco con numeri di acrobatica aerea, sospensione capillare, equilibri in altezza, boleadoras e il suggestivo numero di escapologia in una vasca d’acqua.

Il cartellone prosegue sabato 19 dicembre ore 20,30 e domenica 20 ore 16 con anteprima giovani giovedì 17 dicembre ore 16, con un dittico in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini. Due titoli solo apparentemente distanti tra loro: l’opera buffa in un atto “Il telefono” (o l’amore a tre) scritto nel 1947 da Gian Carlo Menotti, e gli intermezzi “La serva padrona” (1733) di Giovanni Battista Pergolesi su libretto di Gennarantonio Federico. Due opere che trattano entrambe dell’amore in maniera comica, avvalendosi di un terzo incomodo: il telefono, in Menotti, il servo muto, in Pergolesi. Nella compagnia di canto sono Giulia Bolcato (Lucy/Serpina), Lorenzo Grante (Ben/Uberto) e Mario Pirovano (Vespone, servo muto). Dirige Flavio Emilio Scogna, la regia è di Jacopo Fo, suona il Time Machine Ensemble.

La Stagione Lirica chiude domenica 27 dicembre alle ore 16 con una strenna natalizia dedicata alle famiglie: il musical “Cookies”, di Lorenzo Vacchi e Stefano Bonsi, per la regia di Mauro Simone, una nuova produzione in collaborazione con la Bernstein School of Musical Theater.

 

 

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