La caduta di Draghi preoccupa Cna : “Salvare le Pmi “

Ascoli.- “Pur nel pieno rispetto delle decisioni prese dal Parlamento ” , gli avvenimenti che hanno contraddistinto politicamente l’ultima settimana destano “grande preoccupazione” agli occhi della CNA di Ascoli Piceno.

In particolare, a minacciare la stabilità del Paese e, di conseguenza, di imprese e famiglie, per l’associazione degli artigiani “non è solo la sopravvenuta esigenza di ridefinire da zero l’assetto politico in un momento estremamente delicato e caratterizzato da significative tensioni internazionali, ma anche e soprattutto l’incerto destino che attende le misure di sostegno all’imprenditoria nazionale già attive o ancora in fase di definizione allo scorso giovedì 21 luglio, quando l’esperienza di governo targata Mario Draghi si è definitivamente conclusa.
Con l’ombra dell’inflazione- aggiunge Cna- della crisi energetica e dei materiali, dell’emergenza sanitaria e della guerra in Ucraina a incombere minacciosamente sulla quotidianità delle aziende italiane, la CNA Picena sottolinea l’assoluta necessità di garantire a chi fa impresa la possibilità di continuare a investire e a poter contare su risorse fondamentali come quelle previste dagli ecobonus, con decine di migliaia di piccole e medie realtà imprenditoriali attualmente alle prese con il rischio di un fallimento legato al blocco dei crediti.
La preoccupazione, inoltre, non può non riguardare le imminenti scadenze previste nell’ambito del Pnrr. In questo senso, non rispettare i termini significherebbe rinunciare una volta per tutte a un pacchetto di risorse essenziali per la modernizzazione del Paese e l’avvio e il consolidamento delle attività economiche.”
CNA auspica che le forze politiche possano assicurare al Paese “governabilità e stabilità per affrontare le importanti sfide che ci attendono da qui ai prossimi mesi”.

foto : la Presidente Trillini con il direttore Balloni

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