La corsa ai tamponi ‘inaffidabili’ crea l’emergenza ?

L’ultimo è il dottor Stefano Scoglio ( nella foto) , candidato al Nobel per la medicina nel 2018. Che non solo scrive su facebook che i tamponi Covid “sono del tutto inaffidabili” – come molti prima di lui, Tarro, Montanari ed altri.

Ma segnala anche una novità inquietante nella gestione della cosiddetta pandemia da coronavirus. E cioè “ la scelta di ridurre la positività al tampone al rilevamento di uno solo dei 3 geni che definirebbero il SARS-Cov 2″.

Partendo da una dichiarazione pubblica del Prof. Giorgio Palù  – “Se si usa un kit di tamponi che amplifica un solo gene, come si fa oggi per velocizzare, si amplifica la sensibilità con il rischio di falsi positivi” , Scoglio va a verificare proprio il certificato di un tampone covid ( pubblicato sulla sua pagina facebook ) e scrive : “Il test ha cercato 3 geni, il gene E, il gene RdRp e il gene N. Si tratta di 3 geni che sarebbero tutti e 3 caratterizzanti il SARS-Cov 2. Dunque, se il virus fosse presente, dovrebbero essere trovati tutti e 3, perché se il virus è integro, l’unico caso in cui può avere un ruolo patogeno e infettare, è chiaro che il test deve trovare tutti e 3 i geni che lo compongono. Se ne trova solo uno, o è un test negativo, oppure deve ammettere che del virus ce n’è solo un pezzo.” 

E in effetti, all’inizio era così: eri positivo solo se il test rilevava tutti e tre i geni. Ma, come spiega lo stesso certificato, tutto è cambiato nell’aprile scorso: ”dal 02/04/2020, in accordo con il centro coordinatore regionale, la rilevazione anche di un singolo gene target di SARS-Cov2 viene interpretata come esame POSITIVO”.

“Quindi – afferma Scoglio- se si fosse mantenuto l’approccio originario, quasi sicuramente la massa di positivi asintomatici che abbiamo oggi non ci sarebbe stata...”
Che dire dunque dei test rapidi o dei tamponi ‘drive-in’ che si stanno facendo oggi, per “tracciare” la popolazione e isolare i positivi ( che non sono malati) dal resto della popolazione ? Quantomeno che non hanno, come più volte ha ripetuto anche il prof. Giulio Tarro, stimato a livello internazionale molto più che gli esperti del Cts governativo, “validità scientifica”.
E allora a cosa servono ? Secondo Scoglio, proprio a tenere alto il livello di allarme tra i cittadini  giustificando le misure restrittive conseguenti. Perchè è chiaro che se tu fai un programma di tamponi di massa, troverai sempre una percentuale molto alta di “positivi” anche se asintomatici ( 95%), ma questo non interessa. E tale effetto non potrà ridursi proseguendo con l’attuale politica sanitaria. Perchè è chiaro ormai che sono proprio le persone che al minimo sintomo di una tosse o di un raffreddore vanno a intasare ospedali e strutture sanitarie, a moltiplicare tale effetto. E si può dire a creare l’emergenza, sociale e sanitaria. Con le conseguenze devastanti che mezza Italia sta vivendo.
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