“La dannazione della sinistra” e la nascita del fascismo: Ezio Mauro a Fano

Fano (PU) – Sarà Ezio Mauro, una delle più importanti firme del giornalismo italiano, l’ultimo ospite della seconda edizione di Passaggi Digitali, la rassegna on line di Passaggi Festival, evento dedicato alla saggistica in programma a Fano, nelle Marche, dal 18 al 25 giugno.

Mercoledì 12 maggio alle 19, Ezio Mauro, già direttore de ‘La Stampa’ fino al 1996 e poi per vent’anni, fino al 2016, di ‘Repubblica’, quotidiano del quale oggi è editorialista, insignito da Passaggi del Premio Andrea Barbato per il giornalismo nel 2017, converserà sul suo ultimo libro “La dannazione. 1921. La sinistra divisa all’alba del fascismo” (Feltrinelli) con Marino Sinibaldi presidente del Centro per il Libro e la Lettura e curatore della rassegna.

L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Fano assessorati ai Servizi Educativi e al Turismo, e sarà trasmessa in diretta Facebook sulle pagine di Passaggi Festival, Librerie Coop, Visit Fano e Memo Mediateca Montanari.

Il libro racconta la settimana drammatica del Congresso di Livorno dove, cento anni fa, il 21 gennaio 2021, si consumò lo storico ‘strappo’ della sinistra che portò alla scissione dei socialisti e alla nascita del Partito comunista d’Italia. Un capitolo fondamentale della nostra storia che Ezio Mauro illumina con lo sguardo del grande giornalista, capace di cogliere nei dettagli ciò che vale la pena di essere letto, tornando nei luoghi, recuperando le voci dei protagonisti di allora, persino contando i passi -2124- che dividono il Teatro Goldoni, sede del Congresso socialista, dal vicino Teatro San Marco dove la frazione comunista si recò alla guida di Amedeo Bordiga e Antonio Gramsci per fondare il nuovo partito. E mentre nelle strade già si concretizzava il pericolo del fascismo, il Congresso rimase concentrato soltanto su se stesso, estraneo alla realtà ed incapace di coglierne i segnali.

Così, il chilometro e mezzo che separa due teatri e due partiti che cambieranno la storia del nostro Paese, rappresenta fisicamente, e ancor più simbolicamente, la ‘dannazione’ della sinistra italiana, quella condanna a dividersi che è come un peccato originale, la tentazione ricorrente di individuare, al proprio interno, i nemici da combattere.

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