La FORM incanta Vienna

Vienna.- Esperienza unica per la FORM al Musikverein di Vienna, nel tempio della musica. L’Orchestra Filarmonica Marchigiana si è esibita nella grande Sala d’Oro, una delle sale da concerto più famose e di più lunga tradizione del mondo. E ciò con il programma dal titolo Suono italiano, composto da autori italiani che riscossero a Vienna un successo strepitoso lasciandovi una traccia indelebile e da autori stranieri che subirono il fascino della cultura e della musica del nostro paese. 

Tra la FORM e i quasi mille spettatori viennesi, si è creata una connessione emotive tra chi suona e chi ascolta che rende una performance live unica e irripetibile.

Il pubblico del Musikverein , tra i più esigenti al mondo, è abituato al suono di orchestre di altissimo livello come i Wiener e i Berliner Philharmoniker che si esibiranno subito dopo la FORM: spettatori che non temono di dimostrare in modo palese quando non gradiscono un’esibizione. 

È stata quindi un’emozione grande vedere quel pubblico accorrere numeroso alla serata, grazie anche al recente allenamento delle restrizioni, e riempire quasi completamente la splendida Sala d’Oro come da tempo non si vedeva durante la pandemia . E poi vederlo entusiasmarsi così tanto per la Filarmonica Marchigiana, diretta da David Crescenzi, e per il solista Lorenzo Di Bella al punto da chiedere, cosa piuttosto eccezionale al Musikverein, il bis per entrambi, richiamandoli più volte sul palco. 

Complice sicuramente il programma, accattivante, allegro, “italianissimo”, ma soprattutto la bravura del direttore, del solista e di tutti i 47 professori d’orchestra, che hanno eseguito le musiche in programma concentratissimi e senza timore reverenziale, semplicemente “divertendosi”. E così il divertimento è stato trasmesso al pubblico che ha ricambiato con la stessa moneta, mostrando di gradire il “suono italiano” di un’orchestra che evidentemente ha saputo conquistarlo portando dentro il Musikverein, in questi tempi così difficili, una benefica ventata di freschezza e vitalità.

foto di luigi gasparroni

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