La polemica infinita sul terremoto e l’inadeguatezza della classe dirigente

Ascoli Piceno 30 ottobre.- Una polemica infinita e senza senso. Fatta sulla pelle della gente e soprattutto degli sfollati. È quella che ormai da mesi si sviluppa sulla ricostruzione post sisma. Cinquestelle e Lega contro il Pd e la Regione. Regione Marche contro il Governo e la burocrazia. Enti locali contro la Regione e il.Governo. Sindaci del cratere contro sindaci fuori dal cratere.  Regione contro il. Consorzio Arcale che ha installato le casette. Residenti e comunità colpite contro decreti e burocrazia . E ancora da ultimo Regione Marche contro il nuovo Commissario Farabollini e le norme accentratrici dell ‘ultimo decreto. Insomma un tutti contro tutti – e qualcuno lo abbiamo trascurato- che non fa bene a nessuno e men che meno ai paesi distrutti dal sisma o abbandonati a causa dei suoi effetti . Tutti hanno in parte ragione e tutti anche torto. Le opposizioni locali e i partiti ora al.Governo a Roma a criticare la gestione dell ’emergenza e le lentezze nell avvio della vera ricostruzione. La Regione e le maggioranze politiche locali- amministratori compresi- a dire che il problema era troppo vasto da affrontare e che le incertezze legislative e le difficoltà di coordinamento dei vari livelli istituzionali non hanno aiutato a superare le principali difficoltà. Uno scontro totale , in buona parte motivato da fini elettorali, che avviene sulla spalle di migliaia di residenti e imprese che da 2 anni ancora aspettano di capire quale sarà il loro futuro.

E’ appena il caso di chiedersi : perché ciò sta accadendo, dato per scontato che al Governo centrale fino al 4 marzo 2018 c ‘era una parte politica ben precisa, e che mai si era visto in Italia un doppio terremoto ravvicinato di così grande potenza devastatrice che ha coinvolto  ben 4 regioni?  Secondo noi per 2 motivi. L inadeguatezza complessiva e l ‘incompetenza della nostra classe dirigente,  non all ‘altezza dei compiti nei periodi ordinari figuriamoci in una crisi così grande e imprevista . E il potere delle lobby economiche che impediscono ancora oggi di pensare ,progettare e realizzare per le Marche e per un area sismica ampia come tutta l Italia centrale,  un futuro diverso e alternativo per le comunità locali dell ‘entroterra e non solo, basato prima di tutto su un nuovo modello ecosostenibile , leggero e avanzato di ricostruzione e di sviluppo sociale. Fino a quando questo nuovo modello non verrà implementato-‍ considerando la realtà geologica su cui viviamo e l ‘esperienza del passato, tutti questi disastri ambientali e umani continueranno a ripetersi. E qualcuno non sarà cosi dispiaciuto..

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