L’ambiguità del Pd. Ricci : “Renzi ha fatto un capolavoro, ma ora non deve uscire dal partito..”

Pesaro 6 settembre.-” Renzi ha fatto una mossa da fuoriclasse, ma ora non deve uscire dal Partito Democratico…” Lo ha detto il sindaco di Pesaro e dirigente nazionale Dem, Matteo Ricci parlando ad un programma tv nazionale. In questa dichiarazione c’è tutta l’ambiguità del quadro politico attuale e soprattutto di un partito che forse ha perso il contatto con la realtà e il sentimento popolare. Perchè Renzi, dopo l’ascesa di Zingaretti alla segreteria del Pd, sembrava uscito di scena. E invece, controllando ancora la maggioranza dei parlamentari del suo partito – eletti prima della nomina di Zingaretti – non solo è tornato in scena, ma addirittura ha favorito la nascita di un Governo con il Movimento 5Stelle che invece dopo il 4 marzo 2018 aveva osteggiato in tutti i modi ( tanto da far finire Di Maio nelle braccia di Salvini, obtorto collo).

Ma Renzi, tutti lo sanno tra gli addetti ai lavori, non poteva andare alle elezioni subito come voleva Salvini ( e forse anche Zingaretti) perchè doveva prima preparare il suo nuovo soggetto politico, e poi uscire dal Pd a tempo debito. Facendo nascere il Governo Conte-Bis, è riuscito davvero in un capolavoro : il suo, e basta !.  Perchè se molti dei 5Stelle non lo volevano questo governo, nella base soprattutto, non crediamo neppure che molti elettori del Pd fossero di idea diversa. Eppure il Conte-bis, con il Pd nelle posizioni chiave – e molti ministri renziani – è nato lo stesso. Tutti lo sanno qual’è il progetto di Renzi. Tanto più lo sa Ricci ( che è stato renziano fino al giorno prima dell’ascesa al vertice di Zingaretti..) , che ora ha capito dove si potrà arrivare, quando Renzi avrà deciso di staccare la spina, senza ascolare Zingaretti e nessun altro.

Per questo ora il sindaco di Pesaro – forse preoccupato per il suo futuro ? – ha fatto questa uscita, che dimostra quale distanza esiste tra buona parte dei dirigenti Dem e molta parte dei cittadini. Ma il Pd non è forse l’erede del partito del popolo per eccellenza, quello comunista ? Forse si è perso ogni riferimento agli ideali, soprattutto a sinistra. E invece nella destra Salvini sa quello che deve fare. Se il Conte 2 durasse solo qualche mese, per l’evidente incompatibilità di molti esponenti grillini e “democratici”, la Lega farebbe poi il pieno di voti alle nuove elezioni. E poi naturalmente nel Pd si griderebbe alla dittatura. Nelle Marche, il banco di prova sulla tenuta di questo progetto di nuova allenaza è già arrivato. Perchè le elezioni regionali sono alle porte e non si può più aspettare. Tranne nuovi e imprevisti cambi di direzione. C’eravamo tanto odiati..

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