L’elisir d’amore di Doninzetti allo Sferisterio di Macerata. E il palcoscenico si trasforma in spiaggia

Una spiaggia in scena e il mare rappresentato idealmente dal pubblico, guardando verso la costa maceratese . Nel segno degli elementi naturali allo Sferisterio debutta il 21 luglio una delle opere più amate dal pubblico, simbolo del belcanto ottocentesco, “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti .

Verrà proposta in un divertente e innovativo allestimento dal Palau de les Arts Reina Sofia di Valencia e dal Teatro Real di Madrid e firmato dal regista italiano più noto oggi, Damiano Michieletto, presente nelle stagioni dei teatri di tutto il mondo, e che arriva per la prima volta a Macerata con uno dei suoi spettacoli-simbolo, firmato insieme allo scenografo Paolo Fantin, alla costumista Silvia Aymonino, al light designer Alessandro Carletti. La foresta dello spettacolo è stata curata anche dalla regista Eleonora Gravagnola.

Nella rilettura di Michieletto l’azione dell’Elisir d’amore ha luogo in un lido sulla battigia. «Ho cercato – dichiara il regista – un luogo che rendesse ’esplosive’ le relazioni tra i personaggi e al tempo stesso eliminasse i toni antiquati con cui spesso viene rappresentata quest’opera. Tutta la vicenda è ambientata su una spiaggia, durante una giornata al mare – prosegue Micheletto – Nemorino è un bagnino un po’ sfigato che deve ripulire i cestini, riordinare le sdraio e gonfiare i materassini; ha costantemente nei suoi occhi Adina, la più desiderata della spiaggia, proprietaria di un chiosco che porta il suo nome e nel quale lavora Giannetta. Belcore invece è un marinaio sbruffone che cerca di conquistare quante più ragazze può nel minor tempo possibile. E poi c’è Dulcamara, per il quale mi sono ispirato a un personaggio che ho realmente incontrato: un venditore da spiaggia che con i suoi abbronzanti antirughe e anticellulite, approfitta delle paranoie da ’prova-costume’ dei bagnanti. Ma è anche un personaggio con un ‘lato oscuro’, celato dietro la vendita del suo celebre ‘Energy drink’. Ci sono moltissime occasioni comiche e leggere all’interno dell’opera e ho cercato, per quanto possibile, di metterle in evidenza. Mettendo in scena una commedia mi piace che il pubblico rida e si diverta».
Lo scenario estivo, soleggiato, fresco e all’aperto è quindi in immediato dialogo e confronto con l’ambiente dello Sferisterio e con le esigenze di un palcoscenico così grande e inusuale come quello maceratese.

Si vedrà quindi uno spettacolo originale, il cui forte impatto visivo e comunicativo è stato apprezzato dalla critica internazionale in occasione del debutto in Spagna e nelle riprese in vari paesi, che mantiene però intatti nell’attualizzazione tutti gli ingredienti drammaturgici del capolavoro buffo di Donizetti.

Per il ritorno allo Sferisterio di “Elisir” – opera che mancava dal 2002 ed è ricca di celebri momenti musicali, non ultima l’aria del tenore “Una furtiva lagrima” – il pubblico ascolterà un cast di star acclamate  in cui brillano i nomi di Mariangela Sicilia (Adina), di John Osborn , Iurii Samoilov (Belcore) e Alex Esposito (Dulcamara); nel ruolo di Giannetta, Francesca Benitez.

Sul podio dell’Orchestra Regionale delle Marche, il direttore musicale del Festival, Francesco Lanzillotta; il Coro Lirico Marchigiano “Vincenzo Bellini” è diretto da Martino Faggiani; altro Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina.

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