Marcia su Roma, locale si ritira. Ma Casapound non desiste

Ascoli.- Tanto tuonò che piovve. Le forti polemiche politiche provocate ad Ascoli dalla presentazione del libro sulla celebrazione dei cento anni della Marcia su Roma – che inaugurò il fascismo in Italia – hanno fatto ripensare il Cafè Bistrot sull’opportunità di ospitare l’incontro, previsto per il 24 ottobre. “Non conoscevano il contenuto del libro”, hanno detto dal locale del centro storico cittadino. Da qui la decisione di annullare l’evento.

E tuttavia Casapound, che ora è emerso essere la promotrice dell’iniziativa considerata “culturale” non demorde. E sta cercando un nuovo spazio dove tenere la presentazione. Da notare che tutto avviene – ma non è certo la prima volta per Ascoli – in un città che è stata decorata come medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, e dove i giovanissimi morti sul Colle San Marco per mano dei tedeschi e delle spie fasciste della città si sono sacrificati per dare un regime democratico all’Italia. Ma tant’è. D’altronde da decenni esiste nel capoluogo piceno una base elettorale e politica di estrema destra, che solo in alcuni periodi si è nascosta dietro partiti centristi- grandi nel passato e piccoli ora – solo per convenienza, e in attesa di tempi migliori. Tempi che sono arrivati e che hanno fatto rialzare la testa a gruppi e personaggi che in un paese civile e moderno dovrebbero essere banditi.

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