L’inflazione sta divorando i redditi da lavoro

Ascoli.- L’inflazione altissima dell’ultimo ann sta divorando i redditi da lavoro, e non solo. Se nè accortato perfino l’Istat che non può più nascondersi dietro i numeri che i giovernanti vorrebbero diffondere. Questa che gli economisti seri del passato chiamavano “la tassa occulta più odiosa”, sta quindi impoverendo sempre di più persone e famiglie.

In Italia quasi 5,7 milioni di cittadini – si fa per dire visto che non hanno più diritto a sanità pubblica, servizi gratuiti ect.- sono poveri, e anche nelle Marche la situazione sta peggiorando di mese in mese. Anche perchè negli ultimi anni, grazie alla precarizzazione spinta dell’occupazione – vedi il Job act ma non solo – anche chi lavora, ai livelli più bassi è povero. Perchè il suo reddito è da fame o quasi.

Spiega la Cgil, che cita dati dell’Istat : ” La causa principale del calo del reddito reale delle famiglie è imputabile principalmente all’aumento dell’inflazione nel corso del 2022, la quale ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie.

I dati del MEF relativi ai redditi nell’anno d’imposta 2022 evidenziano come il 37,9% dei cittadini marchigiani dichiari un reddito inferiore ai 15mila euro, mentre chi ne dichiara 120mila sono lo 0,8%.

Si rileva altresì – continua il sindacato – una forte disparità nella distribuzione della ricchezza: lo 0,8% dei contribuenti più ricchi dichiara una quantità di reddito superiore al 24,2% dei contribuenti più poveri. In merito va oltretutto evidenziato il gap a svantaggio delle aree interne, caratterizzate da valori nettamente inferiori rispetto alla media.”

Ma non basta, a conferma di quanto dicevamo all’inizio. ” La poverta – sottolinea Cgil – origina anche da lavoro povero: nelle Marche il 25,4% dei dipendenti privati percepisce meno di 10 mila euro lordi annui (INPS) e i contratti intermittenti registrano nelle nuove assunzioni l’incidenza più alta tra le regioni (18,2% – INPS).”

Insomma, una deriva che sembra che la politica sia interessata a contrastare. Anzi, continuando a lasciar fare alla speculazione internazionale dei mercato, finanziando le guerre che aumentano i costi di tutto – energia in primis – e quindi l’inflazione dei prezzi, abbandonando il welfare eccetera, sembra proprio che voglia ignorare le difficoltà sempre maggiori dei governati, ormai sudditi e non più cittadini.

mt

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