Lo scandalo ex Carbon e i nuovi parlamentari piceni

Ascoli. Sette rappresentanti del Piceno sono stati eletti in Parlamento. Sono della maggioranza di centrodestra e delle due opposizioni di centrosinistra e 5stelle. Sette parlamentari, alcuni con grande esperienza politica ed anche amministrativa – Castelli primis – sono tanti. Alcuni potrebbero anche aspirare a posti nel Governo, quantomeno come Sottosegretari, visto il successo nel capoluogo di Fratelli d’Italia.

Queste le premesse. Saranno però Castelli prima di tutto – perchè ex sindaco del capoluogo – e gli altri sei in grado di sbloccare la penosa vicenda della ex Sgl Carbon di Ascoli ?

Da un ventennio le ciminiere della storica fabbrica sono ferme. E da un ventennio ciminiere e mega capannoni davanti allo stadio Del Duca restano in bella mostra a residenti e turisti. Addirittura qualcuno ne ha voluto fare di recente un monumento da visitare come archeologia industriale… Invece a noi sembrano un monumento all’ignavia, alla indifferenza e all’incapacità della classe politica e dirigente locale, ascolana e non solo.

Come è possibile che in quattro lustri non ci sia stato un sindaco – sempre di destra – un presidente di provincia, un assessore regionale, un parlamentare di qualsiasi schieramento in grado di smuovere la situazione e far tornare a nuova vita un’area inquinata di 27 ettari nemmeno più alla periferia della città ?

I progetti c’erano e ci sono ancora, ma non si sono mai trovati i soldi – 30 milioni almeno – per la bonifica del sito e il rilancio edilizio e urbanistico della zona. E anche l’ipotesi dell’intubamento del materiale inquinante sotterraneo – una soluzione intermedia, sempre meglio che nulla – sembra caduta nell’oblio. Di certo non tireranno fuori i soldi le oltre 30 imprese del Consorzio Restart, che anni fa per pochi spiccioli – in confronto alle potenzialità dell’operazione- acquistarono l’area dalla Sgl Carbon. Imprese che giustamente devono fare profitti e non perdite e non aspettano altro che costruire e vendere edifici e strutture. Il parco e il Centro tecnologico poi si vedrà..

Chi deve intervenire allora, bonifica o non bonifica ? Quanto tempo dovrà passare ancora prima che vengano dismesse ciminiere e capannoni per far tornare l’area alla città e costruire un nuovo polo di sviluppo di Ascoli ? C’è da sperare che i fondi del PNRR vengano usati anche per mettere fine allo scempio.

mt

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