“Logos Infinito” : a Recanati nuovo spazio per l’arte contemporanea

Recanati (Mc).-Il comune di Recanati ha inaugurato oggi al Museo civico di  Villa Colloredo Mels   il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea con la grande mostra “Logos Infinito” curata da Gianluca Marziani.

 “Apriamo questo nuovo spazio museale pensato appositamente per le mostre temporanee e soprattutto di arte contemporanea – ha dichiarato l’assessora alla Cultura Rita Soccio –  esposizioni   di artisti contemporanei che accanto alle sale dedicate ai capolavori di Lorenzo lotto, andranno ad arricchire l’offerta culturale recantese.Inauguriamo oggi una importante mostra diffusa che ci accompagnerà fino a primavera inoltrata, dove Marziani esplora nuovi linguaggi delle arti visive che toccano le tecnologie ma anche progetti che coinvolgono la nostra comunità.”

 La Parola e i suoi ecosistemi. Il flusso rizomatico del testo visivo nel tempo digitale questi i temi affrontati dal nuovo progetto diffuso curato da Gianluca Marziani che nasce con  l’obiettivo di declinare in chiave contemporanea l’uso visivo della parola tramite una serie di mostre in diversi luoghi della città.

 “Logos Infinito” è  prodotto da Sistema Museo e realizzato in collaborazione con Fratelli Guzzini. 

“Siamo diventati azienda benefit da qualche tempo e vogliamo dare un sostegno a queste azioni mirate a diffondere la cultura sul territorio. –  Ha affermato Domenico Guzzini –  Dopo due  anni di Covid vogliamo anche dare voce ai giovani che sono quelli che hanno sofferto di più la mancanza di contatti interpersonali. È l’inizio di un percorso, abbiamo gettato un seme a Recanati che spero possa crescere in una solida pianta.”

 “Logos Infinito – spiegano i promotori – parte dalla figura di Giacomo Leopardi e dalla sua eredità universale, per indagare il Linguaggio come ragione filosofica di un processo artistico che esprime nuovi sguardi etici sul presente.

“Lintervento degli artisti in città si pone come landmark semantico e simbolico – aggiunge il curatore Gianluca Marziani – e ogni opera verte così sulle preesistenze locali, su quei marcatori identitari che integrano i temi culturali agli aspetti urbanistici, imprenditoriali, educativi, ambientali e sociali del suddetto luogo. Ogni artista agisce con un processo di sottolineatura e implementazione, ovvero, utilizza il marcatore per rimodulare la narrazione esistente, portando il pubblico verso immersioni sensoriali e inclusive, semplici dietro la complessità, universali nel Genius Loci che metabolizza visioni per un futuro non scontato.”

 

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