L’ultimo Dpcm Conte non piace a nessuno, rivolta nel web

Ancona 25 ottobre.- L’ultimo Dpcm – che ricordiamo è un atto amministrativo, non un decreto legge ..- varato da Conte non piace a nessuno. Amministratori pubblici, commercianti, cittadini, artisti, lavoratori dello spettacolo, associazioni sportive criticano merito e metodo della scelta, peraltro partorita dopo un confronto molto tormentato in seno al Governo e nel confronto con gli enti locali.
Mentre alcune piazze sono già in rivolta ( Napoli e Roma ) e perfino Roberto Saviano ha finalmente parlato e detto che “nel Sud la situazione è drammatica, e le proteste non sono solo colpa della Camorra“, anche il popolo del web si ribella a misure ritenute da molti ingiuste e liberticide . Alcuni imprecano, altri inneggiano alla ribellione, altri ne evidenziano l’imparzialità – “Perchè i ristoranti chiusi alle 18 e i centri commerciali no ?,  è scritto in un post ” – altri rimarcano il rischio di una chiusura totale di intere attività e comparti  e servizi collegati, con conseguenze occupazionali devastanti.
Nella Marche, a giudicare negativamente il provvedimento c’è anche il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, che ieri ha partecipato proprio alla Conferenza Stato-Regioni sulla questione del covid.
” I presidenti delle Regioni – dice Acquaroli – avevano mostrato perplessità su alcuni aspetti legati alle chiusure totali di palestre, piscine, cinema e teatri, e sulla chiusura pomeridiana e serale di ristoranti e bar. Queste perplessità riguardano soprattutto il fatto che non esiste alcuna evidenza scientifica, almeno conosciuta, che il virus si possa diffondere più rapidamente in alcune di queste attività rispetto che in altre. In tanti – aggiunge il Governatore – pensano che il rispetto delle norme, a partire dal distanziamento interpersonale, l’uso delle mascherine, l’igiene delle mani, e anche tutte le procedure e i protocolli stabiliti in questi difficili mesi, possano essere sufficienti al contenimento del contagio. Ma delle perplessità rappresentate – conclude Acquaroli – il Governo non ha ritenuto di tenere conto, e il Dpcm pubblicato in Gazzetta non ha recepito queste segnalazioni.”
Il Presidente delle Marche chiede ora all’Esecutivo che ” provveda subito a ristorare e sostenere le attività chiuse forzatamente che hanno visto e vedranno ridotte o azzerate le loro possibilità di lavorare.”  Da ultimo una notizia del Corriere della Sera. Nella riunione di ieri sembra che molte Regioni abbiano chiesto all’Esecutivo Conte di fare i tamponi solo alle persone che hanno sintomi. E’ stato risposto di no..
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