Ascoli Piceno 13 giugno.- L’inchiesta della Procura di Ascoli Piceno avviata per far luce sulle modalità di gestione delle macerie del sisma ha portato ai primi provvedimenti giudiziari. Due persone sono state infatti arrestate dalla Guardia di Finanza e tradotte in carcere. Si tratta di un funzionario della Regione Marche e di un imprenditrice dell’Ascolano. Le ipotesi di reato sono la corruzione e la rivelazione di segreti d’ufficio. A quanto sembra, secondo l’accusa ci sarebbe stato un costante legame tra l’azienda che trattava le macerie delle zone terremotate e il dipendente della Regione, ai fini di un condizionamento delle procedure. Gli arrestati, che verranno presto interrogati, respingono le accuse a loro rivolte. Altre indagini sono in corso.
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