Mancano i medici : Regione porta a 42 le borse di studio

Ancona.- Mancano i medici e la Regione Marche tenta di correre ai ripari. Oggi il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini hanno annunciato lo stanziamento di 6,6 milioni per portare a 110 le borse di studio per i medici di Medicina generale e a 42 i contratti di formazione per i medici specialisti.

“Con questo provvedimento – ha spiegato Acquaroli – andiamo a colmare un differenziale che vedeva un numero di medici prossimi alla pensione molto più elevato rispetto ai medici in ingresso nel nostro circuito di medicina territoriale e nelle reti ospedaliere. Già dallo scorso anno abbiamo iniziato ad invertire una tendenza che andava ad aumentare ogni anno il gap. Oggi con questo importante investimento- aggiunge il presidente- che riposiziona le Marche tra le prime posizioni in percentuale alla popolazione, si dà inizio ad una fase che ci consentirà di recuperare decine di medici ogni anno, per dare finalmente risposte in termini di servizi ai cittadini.”

Presente alla conferenza anche il Rettore dell’Università Politecnica Gian Luca Gregori : “Oggi diamo una notizia positiva. Per la prima volta la Regione ha aggiunto un numero molto consistente di borse di studio passando dalle 4 o 5 annuali a 42. Tutto questo è stato fatto in collaborazione con il nostro Ateneo e in particolare con la facoltà di Medicina e Chirurgia diretta dal preside Mauro Silvestrini. Offriamo nuove opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse diventati medici. Mancano i medici e dobbiamo intervenire”.

Per l’assessore regionale alla sanità Saltamartini si tratta di una vera “inversione di tendenza, una svolta che  garantisce alle Marche di superare le criticità che abbiamo trovato per la scarsa programmazione passata. Siamo certi che dal prossimo anno avremo i medici del primo anno di specializzazione in grado di lavorare sul territorio e negli ospedali.”

Tutto bene dunque, e problemi risolti ? Non proprio. “Vero è che dobbiamo ridurre l’affollamento dei  pronto soccorso e la scarsità di medici di famiglia e pediatri – ha ammesso l’assessore. Una lacuna che stiamo affrontando con i provvedimenti di riorganizzazione e potenziamento presentati nei giorni scorsi. ”

Poi ha aggiunto : “Non possiamo però prescindere dall’affrontare il tema della ridotta appetibilità di alcune specializzazioni come quelle legate alla medicina di urgenza, al 118, alla medicina territoriale. Per questo motivo come Regione stiamo sollecitando il tavolo di contrattazione nazionale collettiva affinchè si applichi il rinnovo del contratto della dirigenza e venga previsto un aumento degli emolumenti per le prestazioni usuranti, notturne e festive”.

Si prevede che al 2030 oltre il 20% dei medici marchigiani verrà collocato in quiescenza, con incidenza ancora maggiore nelle discipline ospedaliere legate all’emergenza urgenza e nella medicina generale. Il numero di borse di studio per medici di medicina generale e di contratti di specializzazione non coprono il reale fabbisogno.

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