Mancini Spa ( lavorazione carni) apre sede in Romania

Amandola (Fm). La Mancini Spa, industria leader nella produzione di impianti per la macellazione di carni bovine e suine, aprirà una sede in Romania. La località è Baia Mare, vicino al confine con l’Ucraina. Per l’azienda di Amandola, già presente sul mercato rumeno con 30 impianti di lavorazione, ha deciso di investire ancora in considerazione degli ottimi risultati conseguiti negli ultimi. Da qui la scelta di aprire anche un magazzino con ricambi ed accessori per le attrezzature, che sarà un punto di riferimento per tutta la macroarea dell’Est Europa.

“Lo spin-off del Gruppo Mancini Spa – dichiara il Presidente Mario Mancini – operava già da molto in Romania, sia a livello progettuale che commerciale. Riscontrando gli ottimi risultati realizzando negli ultimi anni molti impianti di macellazione e lavorazione carni è stata naturale la decisione di potenziaci ed investire ulteriormente per renderci ancora più vicini alle importanti aziende del Paese che ci hanno scelto, e da qui ripartire per avviare anche nuove e se necessario più distanti collaborazioni.”

Mario Mancini

L’importante investimento  non a caso è sorto a Baia Mare, un centro con oltre 130.000 abitanti e in forte sviluppo nel Nord della Romania. Il distretto del Maramures, confinante con la Transilvania, è oggi uno snodo logistico di primaria importanza essendo Baia Mare l’ultima grande città prima del confine con l’Ucraina, che dista circa 60 km, anche baricentrica rispetto ad Ungheria, Moldavia, Slovacchia e Polonia.

“La posizione geografica di questo nuovo investimento ci permetterà di servire tutto il bacino Esteuropeo in tempi molto più rapidi e con un risparmio notevole in termini di spedizione e di approvvigionamento di materie prime – dichiara Silvia Mancini, export manager. La presenza stabile della nostra società in un’area che necessiterà, speriamo il prima possibile, di una profonda ricostruzione sarà un punto di forza che i nostri collaboratori, già madrelingua Ucraini, sapranno valorizzare al meglio. Inoltre l’ampliamento del mercato internazionale e del fabbisogno europeo di carni, impone all’industria alimentare già attiva e presente nell’area un adeguamento agli standard produttivi comunitari che saranno un ulteriore importante filone per la nostra impresa.”

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