Mangialardi : “Noi crediamo fortemente nell’Europa delle Regioni”

Ancona 27 luglio.- – “A dispetto dei sovranisti che non la vogliono e la rinnegano, noi crediamo fortemente in un’Europa delle Regioni, dunque non solo vicina alla istanze economiche e sociali dei territori, ma che veda le Amministrazioni locali di quest’ultimi protagoniste di un grande e profondo processo di rinnovamento delle istituzioni comunitarie e integrazione politica.”

Così il candidato alla presidenza della Regione Marche Maurizio Mangialardi ricorda il ventennale della Dichiarazione di Ancona sulla cooperazione regionale quale strumento di promozione della stabilità economica e politica e del processo di integrazione europea. Il documento, che segnò l’istituzione dell’Iniziativa Adriatico-Ionica, venne firmato nel capoluogo marchigiano nel maggio del 2000 da parte dei ministri degli Affari Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia. Ai sei membri originari si è aggiunta nel 2002 l’Unione di Serbia-Montenegro (in seguito alla scissione del 2006, hanno poi mantenuto lo status di membro dell’Iniziativa sia la Serbia che il Montenegro) e nel 2018 l’allora Ex Repubblica jugoslava di Macedonia.
“Dal 2000, grazie all’impegno e al lavoro diplomatico svolto dai governi regionali di centrosinistra- sostiene Mangialardi- le Marche rappresentano un’avanguardia nel processo di costituzione della Macroregione Adriatico Ionica, attraverso la quale sono stati costruiti rapporti economici e culturali fruttuosi per le nostre aziende e le nostre associazioni. E oggi, di fronte al mondo stravolto dal Covid, restano più che mai validi gli obiettivi strategici individuati dalla Dichiarazione di Ancona e portati avanti dall’Iai per promuovere la cooperazione nell’area Adriatico-Ionica: crescita blu, connettività, qualità dell’ambiente e turismo sostenibile. Siamo un crocevia tra la penisola scandinava e il Mediterraneo, e tra le due sponde del Mediterraneo stesso. Le Marche, anche in seno a questa macro regione, possono davvero crescere in ogni campo”.

Mangialardi, che nei giorni scorsi ha affermato che con il nuovo accordo europeo alle Marche potrebbero arrivare fondi per 7 miliardi, ha poi voluto ricordare anche l’importanza del Festival Adriatico Mediterraneo, divenuto nel tempo l’evento simbolo dell’integrazione dei popoli dell’area : “ E’ l’evento che riesce meglio a creare quel clima intellettuale di confronto e riflessione sull’identità culturale del nostro territorio “.

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